Il blog di Carpenedo

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La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

Assunzione di Maria

Inserito il 10 Agosto 2016 alle ore 17:36 da Don Gianni Antoniazzi

Nel cuore dell’estate, i nostri bisnonni, facevano festa per rafforzare i legami di fraterni-tà. L’Assunta si sposava con le tradizioni locali della campagna per promuovere la vita

Lunedì prossimo, 15 agosto, celebreremo la solennità dell’Assunzione di Maria. I nostri vecchi, soprattutto nelle campagne, profittavano di questa festa per rafforzare la fraternità. L’Assunta si sposava con le tradizioni locali per promuovere la gioia dello stare insieme. La situazione contemporanea è molto cambiata e si punta ad un riposo più personale. Noi cristiani capiamo bene la radice della festa. Da una parte l’Assunzione di Maria “in cielo” garantisce che l’uomo è sempre amato da Dio. Siamo noi a chiamare qualcuno “lontano”, ma questa parola esprime la nostra distanza dal fratello, non la sua da Dio. Dall’altra parte questa solennità annuncia che la morte non ha l’ultima parola sulle vicende umane. «Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti» (1Cor 15,20).

Forse non crediamo fino in fondo alla completezza della risurrezione. Ecco alcune parole di Enzo Bianchi: «La grande Tradizione della Chiesa ha gradualmente proclamato Maria al di là della morte, in quella dimensione altra dell’esistenza che non sappiamo chiamare se non “cielo”, una parte della “terra” nel “cielo”. In Maria è anticipata la meta che attende ogni essere umano, “Dio tutto in tutti” (cf. 1Cor 15,28), è primizia e immagine degli uomini presso Dio».

don Gianni

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