Dio viene a farci un dono. Va accolto
Inserito il 18 Dicembre 2011 alle ore 07:48 da Don Gianni AntoniazziIl Natale è legato all’idea dei regali, anche perché in questo giorno si celebra il grande dono che Dio ha fatto e continua a fare all’uomo
Fra poco celebriamo la nascita di Cristo e per alcuni si accende la corsa ai regali. All’origine c’era forse un’intuizione genuina visto che nel Natale si celebra il dono del Figlio. Proprio così dice Gesù alla Samaritana: di essere “Dono di Dio” (Gv 4,10).
Adorno, filosofo del ‘900, sarcastico scriveva: “Nei migliori dei casi uno regala quello che gli piacerebbe per sé, ma di qualità lievemente inferiore”. Dio però è più grande del nostro cuore (1 Gv 3,20) e, dice San Paolo, se non ha risparmiato il Figlio ci darà anche il resto .
Dio, dunque, fa un dono completo. A noi la responsabilità di accoglierlo.
Il primo modo è riconciliarci con Lui. Diamo spazio alla confessione, secondo gli orari riportati a destra.
Il secondo modo è perdonare i fratelli. Lacordaire scriveva: “Vuoi essere felice per un istante? Vendicati. Vuoi essere felice per sempre? Perdona. Vuoi guarire dal male che hai dentro? Dimentica”.
Il terzo modo per accogliere il Dono di Dio è rimanere accanto a Lui nella preghiera. Ci sono le lodi (7.30), il rosario e i vesperi (17.45) oltre alla S. Messa feriale (8.30 e 18.30). Per non parlare proprio della Messa nel giorno del Natale.
don Gianni Antoniazzi