Il blog di Carpenedo

Il blog di Carpenedo
La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

Lettera aperta del primo ottobre 2023

Inserito il 27 Settembre 2023 alle ore 19:02 da Redazione Carpinetum

Abbiamo inserito nel sito lettera aperta del 1/10/2023. Aspettiamo i vostri commenti in email o direttamente sul blog.

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Ricordiamo che in coda al foglio vengono pubblicate le pagine dedicate alla parrocchia della Santissima Trinità di via Terraglio 74/C (Mestre – VE) guidata da mons. Fabio Longoni.

Il vaccino per la Fede

Inserito il 27 Settembre 2023 alle ore 18:03 da Don Gianni Antoniazzi

Talvolta le proposte di fede sembrano sterili: poco efficaci e lontane, soprattutto dai giovani. Avviene quando Gesù risorto è un pretesto, un soprammobile e non il principio e il fine del nostro lavoro.

Ci sono due fatti interessanti da ricordare. Nel 1796 un medico inglese, Edward Jenner, tenace contro il vaiolo, ha “scoperto” il vaccino per sconfiggere quella malattia. Si trattava di iniettare il morbo attenuato per insegnare al corpo la reazione.
Secondo fatto. Nel 1801, passata la Rivoluzione francese, Napoleone firmò un concordato con la Santa Sede. L’anno dopo, nel 1802 emanò degli articoli per concedere il culto religioso e il ripristino della Chiesa in Francia. Quando gli chiesero perché avesse deciso questi passi, il futuro Imperatore fece riferimento alla scoperta di E. Jenner e rispose che Jenner in realtà aveva creato un vaccino. Vale a dire: il modo giusto per spegnere la fede, non era combatterla frontalmente. Bastava inocularne un assaggio attenuato del Vangelo e poi lasciare che la comunità morisse da sola.

All’inizio dell’anno pastorale ricordo questi fatti per non correre il rischio di essere noi a dare un vaccino ai ragazzi. Se la parrocchia proponesse un Vangelo annacquato, i più giovani non vedrebbero l’ora di chiudere il rapporto con Cristo. Se anche in futuro il Signore parlasse alla loro vita, essi avrebbero maturato una sorta di vaccino. Non dobbiamo trasmettere raccontini ma una fede appassionata e mostrare come si incontra il Risorto. Questo vince e convince. Il resto viene dopo.

don Gianni

Lettera aperta del 24 settembre 2023

Inserito il 20 Settembre 2023 alle ore 18:04 da Redazione Carpinetum

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Serve andare a catechismo?

Inserito il 20 Settembre 2023 alle ore 17:43 da Don Gianni Antoniazzi

In questa domenica ha inizio l’anno pastorale. La proposta che facciamo ai più giovani è la celebrazione della Messa della domenica e l’incontro di catechesi. Vale la pena partecipare?

Qualcuno riderà, ma pazienza. Cito un articolo di Donna Moderna, dal titolo «Mando o no mio figlio a catechismo?». Il celebre settimanale si rivolge alle mamme che devono iscrivere i figli e presenta l’opinione di 4 “esperti”.
Marco Marzano, sociologo, autore di “Quel che resta dei cattolici” (Feltrinelli) scrive: “I bambini di oggi sono abituati a mille stimoli tra tv e web, il catechismo classico rischia di essere un’esperienza noiosa. Nonostante la svolta di Papa Francesco, le parrocchie fanno fatica a rinnovarsi e i catechisti capaci di appassionare i piccoli sono rari. Il risultato? Si arriva a stento alla cresima e poi ci si allontana dalla religione”.
Nicla Vassallo, docente di Filosofia all’Università di Genova pensa invece che “Se impartito da un insegnante bravo e preparato il catechismo non può che far bene a un bambino. Aiuta a riflettere sulla vita ed è un arricchimento culturale” (e così il Cristo diventa un pretesto, non un Salvatore Risorto da incontrare di persona, aggiungo io!).
Poi c’è una catechista di Bologna, Chiara Stancari: “Non c’è nulla di male a scegliere di non frequentare la dottrina, i sacramenti possono essere presi da adulti. Il catechismo non è come un corso di chitarra”.
Infine, c’è un’opinione che mi sembra più seria: «Per scegliere bisogna conoscere: lasciate ai figli la libertà di frequentare e, poi, di decidere» (Anna La Prova, psicoterapeuta in Psicologia cognitiva, Lazio).

Da parte mia il catechismo ha valore a patto che trasmetta l’incontro con Cristo Risorto e mostri la vita con gli occhi di Gesù: è l’apice della bellezza e della festa. Questo impegno spetta sia ai genitori che alla comunità, insieme! Se viene delegato agli uni o solo all’altra è un fallimento.

don Gianni

Lettera aperta del 17 settembre 2023

Inserito il 13 Settembre 2023 alle ore 17:24 da Redazione Carpinetum

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Piuttosto che divisi…

Inserito il 13 Settembre 2023 alle ore 16:44 da Don Gianni Antoniazzi

Inizia il nuovo anno pastorale e c’è da fare i conti con calendari sempre più fitti. Bambini e ragazzi sono contesi fra gli impegni di tante realtà ludiche e sportive. Per il loro bene la parrocchia non forza la mano.

Tutti conosciamo il celebre episodio di Salomone, chiamato a giudicare fra due mamme. Una aveva soffocato il bambino nel sonno e contendeva il figlio dell’altra che dormiva nello stesso letto. Il re comandò a una guardia di tagliare il bambino in due così da soddisfare le contendenti. Subito, però, la vera madre decise di cedere il figlio alla compagna, pur di tenerlo in vita. A partire da questo gesto il re comprese appieno la situazione e capì quale era la madre naturale cui rendere il piccolo. Situazioni simili ce ne sono ovunque. Con la crisi di nascite tutti si contendono i pochi bambini rimasti. Polisportive, società, istituzioni e quant’altro.

Vogliamo che i giovanissimi frequentino le nostre iniziative da capo a fondo. Non è mio desiderio possedere i ragazzi del catechismo. È invece opportuno pensare alla loro crescita e alla loro serenità. La fede è niente se non è gioia. Se un ragazzo o una ragazza ha troppi impegni sovrapposti agli orari di questa parrocchia, quando vien qui rischia di sentirsi solo che a disagio. Non sarebbe giusto. Lascio dunque libere le famiglie di cercare soluzioni alternative: piuttosto che fare un cammino zoppo in questa comunità preferisco che i figli trovino altrove un orario più consono alle loro necessità.

don Gianni

Lettera aperta del 10 settembre 2023

Inserito il 6 Settembre 2023 alle ore 17:11 da Redazione Carpinetum

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Messa per don Armando

Inserito il 6 Settembre 2023 alle ore 16:55 da Don Gianni Antoniazzi

È passato un mese dalla morte di don Armando. Ha servito con dedizione la parrocchia di Carpenedo dal 1971 al 2004. Lunedì 11, alle 18:30, pregheremo con l’Eucaristia perché il Signore gli doni vita compiuta.

Don Armando è diventato parroco di Carpenedo il 30 settembre 1971. Vi rimase in servizio fino al 1° ottobre 2005, quando fu sostituito da don Danilo Barlese.

In quel periodo ebbe anche altri incarichi: fu vicario foraneo per due anni (1971-73), direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale degli anziani (1982-96), membro della Consulta Caritas (1983-86 e 97-02), membro del Consiglio diocesano Presbiterale (1987-92) e del Consiglio diocesano dei Consultori (1989-94). Dal ’90 al ’98 fu assistente ecclesiastico della San Vincenzo di Mestre.

In primo luogo, però, si è dedicato alla vita della parrocchia e all’accudienza delle persone più fragili. L’ha fatto anche grazie al sostegno di molti cappellani e di tantissimi laici che hanno collaborato con lui. Ha prestato servizio per fede, senza interessi, con uno stile talora forte e schietto, ma sempre generoso e pronto.

Noi abbiamo la speranza certa che egli sia già del tutto abbracciato dalla Pasqua di Cristo insieme ai nostri cari defunti. Per lui ci raccoglieremo in preghiera lunedì 11 settembre alle ore 18.30 e a questo appuntamento invitiamo sin d’ora tutti a partecipare per rendere grazie al Signore del dono ricevuto.

don Gianni