Inserito il 29 Novembre 2011 alle ore 17:16 da webmaster
I problemi tecnici di cui al post precedente sono in parte risolti (restano un po’ di cose minori da risistemare) e quindi, pur se con qualche giorno di ritardo, riprende la regolare pubblicazione online di Lettera Aperta.
Oggi inoltre riusciamo a pubblicare le emozionanti foto del Pellegrinaggio diocesano in Terra Santa, in un numero speciale della Gazzetta dei Carpini.
Con l’occasione abbiamo aggiornato alcuni script nel sito, il che dovrebbe rendere piu’ veloce l’effetto di ingrandimento delle immagini.
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Inserito il 25 Novembre 2011 alle ore 20:24 da webmaster
A causa di un problema tecnico non è al momento possibile accedere al materiale necessario per la pubblicazione di Lettera Aperta e della Gazzetta dei Carpini di questa settimana. Speriamo di poter provvedere quanto prima e ci scusiamo con i frequentatori del sito.
Ricordiamo che Lettera Aperta di questa settimana è comunque disponibile in edizione cartacea in chiesa e nei consueti punti di distribuzione.
Siamo fortunatamente in grado di pubblicare gli appuntamenti della settimana ed il Celebrante delle Sante Messe di sabato 26 e domenica 27 novembre.
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Inserito il 20 Novembre 2011 alle ore 07:53 da Don Gianni Antoniazzi
Lunedì scorso al funerale di Pierpaolo Favaretto il celebrante ha meditato sulla consacrazione di vita, scelta da Pierpaolo con la moglie. Nel pomeriggio una persona sorprendente, incontrata durante la benedizione delle famiglie, mi chiedeva risposte più chiare sul senso della morte di un uomo a 47 anni, con moglie e 4 figli. Scrivo la mia opinione.
Ho perso il padre, e alcuni giovani amici. Non ho mai puntato il dito contro Dio. A mio parere il male viene dall’uomo che usa male i talenti. Spendiamo soldi in stupidaggini e trascuriamo la sostanza. Per esempio: un calciatore di serie A costa quanto la ricerca sui tumori in Italia per un anno intero.
Troppe intelligenze e troppe energie sono impiegate per far divertire (videogiochi) e troppo poco per far guarire. Non solo: l’uomo ha contaminato il suo ambiente. E ne porta le conseguenze anche quando si dimentica dei propri crimini (Chernobyl farà male per secoli). Noi siamo l’esito di soprusi, violenze, carestie, ingiustizie da secoli. Scelte nostre, non di Dio. Semmai Lui rispetta la libertà dell’uomo, e paga le conseguenze con la croce del Figlio. Quando qualcuno soffre, accanto c’è il Crocifisso. Questo il mio parere.
E ancora: che senso ha la morte di un giovane? E di un padre che lascia 4 figli? Se la morte è la fine, tutto perde valore. E infatti: perché distinguere fra bene e male, lottare e soffrire, se poi ogni sforzo finisce nel mare indistinto del nulla?
L’uomo invece sa di confidare sulla vita di Dio oltre questa esistenza. E di questo sono certo quanto della realtà intorno a me. E sarà una gioia piena, anche se non so come descriverla.
don Gianni
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Inserito il 13 Novembre 2011 alle ore 08:03 da Don Gianni Antoniazzi
È venuto da me l’architetto Mar, direttore dei lavori della volta della chiesa. Mi ha comunicato il saldo dei lavori. A fronte di un preventivo di 335.000 euro più Iva siamo ormai arrivati ad un consuntivo di 365.000 euro (con Iva 401.000). A questo, se non vado errato, vanno aggiunti 60.000 euro per la direzione dei lavori, 10.000 euro al tecnico per la necessaria certificazione di sicurezza e 15.000 euro a saldo dell’impianto di illuminazione.
Di tutto questo, fino ad ora, sono stati pagati 292.000 euro cìrca. Mancano quindi 194.000 euro. Lo riferisco perché, se per fede siamo una famiglia, è giusto che tutti siano al corrente di quello che bolle in pentola.
E in secondo luogo, dal momento che insieme faremo fronte alle spese, trovo importante sapere “chi”, “cosa”, “come” e “perché”.
Con eguale chiarezza scrivo che siamo riusciti a vendere l’appartamento di via Oberdan. La cosa è stata seguita da una agenzia immobiliare che ha garantito massima trasparenza. L’importo è di 170.000 euro.
La cifra che ancora resterà da pagare per i lavori la salderemo con un fido. Un fatto resta fondamentale: da quando sono prete, la Provvidenza non mi ha mai abbandonato. Se non sprecheremo nulla ne andremo fuori anche in questa occasione.
don Gianni
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Inserito il 6 Novembre 2011 alle ore 07:29 da Don Gianni Antoniazzi
Il Germoglio, scuola materna della parrocchia, sta per compiere 100 anni. Ha attraversato due guerre e superato crisi pesanti ma ora è a rischio per le scelte di alcuni politici.
Ha un costo di circa 530 mila euro all’anno, poco più, per 112 bambini iscritti alla materna e 54 al nido. Le rette delle famiglie, già corpose, coprono il 73% della spesa. Gli enti pubblici davano un quota appena sufficiente per pareggiare il bilancio.
Quest’anno però le cose vanno in modo diverso. Precisiamo. Il comune di Venezia ha fatto la sua parte. In anticipo e bene. Merito dell’ass. Andrea Ferrazzi che ringrazio. La Regione Veneto invece – ass. Remo Sernagiotto – ha dato i soldi per la materna (€ 11.698), ma fa finta di non ricordare il nido, dove mancano ancora 37.000 euro. Se i Santi ci aiutano dovrebbe onorare la parola.
E infine Roma. Il ministero della pubblica istruzione è fuori come un pergolo. Tremonti e la Gelmini non solo hanno dimezzato il contributo, ma non hanno ancora dato le cifre stanziate. Al momento solo 6.616 euro al posto dei 58.000 degli anni scorsi. Così che al 31 ottobre, su 170 mila euro complessivi ne abbiamo ricevuti poco più di 67 mila. E il resto sarebbe a carico nostro, intendo dire, della comunità parrocchiale.
Eppure, se le scuole parietarie chiudessero, lo stato dovrebbe spendere 4 miliardi di euro in più. Un bambino di scuola paritaria, infatti, “costa” allo stato € 550 all’anno, contro i più di 6.000 euro per ogni alunno pubblico (fonte Fism).
Roma ha perso la testa? Credo di no. I nostri ministri sanno che tagliando fondi ad altre realtà ci sarebbe il finimondo. Qui sperano di calcare la mano nel silenzio generale. Rapidamente chiedo: alla parrocchia importa ancora l’asilo? Quanto siamo disposti a perdere prima di chiudere? In passato Carpenedo ha sostenuto questa struttura nei momenti di fatica con mercatini e altre iniziative. Sarebbe giusto ripetersi. Ma è altrettanto importante far sentire la nostra voce in qualche modo. Altrimenti sarebbe come agevolare capricci e frivolezze di una certa classe politica.
don Gianni Antoniazzi
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