Lettera Aperta del 3/3/2013
Inserito il 28 Febbraio 2013 alle ore 13:40 da Redazione CarpinetumPubblicata anche online Lettera Aperta di questa settimana, la trovate nell’archivio. Aspettiamo i vostri commenti tramite il blog oppure via email!
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Abbiamo ricevuto le chiavi elettroniche per i nuovi cassonetti. Sono personali e legate alla canonica. Elettroniche perché Veritas terrà l’uso a memoria. È un passo in avanti nella raccolta differenziata e ci educherà a ridurre gli sprechi. Un plauso al Comune.
Ma in parrocchia nasce qualche problema. Primo. Da tempo abbiamo qui diversi bidoni per la carta, la plastica, il vetro. Qualcuno fa “confusione” e getta ovunque quello che vuole. Da ora, in caso di raccolta sbagliata, la parrocchia pagherà 167 euro di multa. Secondo. Fatta una festa o un’attività, qualcuno “dimenticava” un sacchetto di rifiuti condominiale. Non dovrà accadere: abbiamo le chiavi di una normale famiglia e non potremo smaltire quintali di “secco”. Chi organizza eventi personali dovrà smaltire i rifiuti con una chiave personale. Chi lavora per la parrocchia eviti il “secco”.
Occorre un accenno all’olio per cucinare: non va versato nel lavello o nei tombini. Un litro copre uno specchio d’acqua grande come un campo da calcio. E neppure bisogna lasciarlo “distrattamente” in cucina. Bisogna portarlo al centro di ricupero.
Da ultimo. Qui c’è la raccolta di abiti usati, e circolano generi alimentari per la Bottega Solidale. Molti portano materiale prezioso. Qualcuno invece lascia cose vecchie e ingombranti. Altro è l’Ecocentro (via Porto di Cavergnago) altro è l’aiuto ai poveri. Vedete quanti problemi e capite perché in prima pagina…
don Gianni Antoniazzi
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Chi ha fede sa che la fragile barca della Chiesa è guidata dallo Spirito. Il vigore fisico e intellettuale di un uomo come il papa sposta di poco l’ago della bilancia. Anzi: il cammino cristiano è segnato talora da persone anche esterne al papato. Da principio, dunque, non ho apprezzato le dimissioni di Benedetto XVI: non mi sembravano necessarie al bene della Chiesa. Mi pareva volesse sottrarsi al peso della croce.
Ma è bastato poco a cambiar opinione. Da parte mia a 87 anni spero di essere a riposo, in qualche luogo sperduto. Riconosco che anche il papa ha diritto di staccare la spina. Vedo poi che la decisione di Benedetto XVI è un gesto di umiltà e di amore per la Chiesa e lascia spazio a gente nuova. Ma c’è dell’altro.
Mi pare che in questo caso il Papa si comporti con estrema concretezza: riconosce che lo Spirito non agisce in modo magico, ma attraverso persone concrete, dotate anche della forza necessaria per intervenire quando serve. Questo cambierà l’agire della Chiesa, obbligata dall’esempio del papa a tener più conto della realtà concreta.
Le dimissioni di Ratzinger illuminano infine la sua vita: qualcuno lo giudicava duro, intransigente e ambizioso. Intuiamo invece che la verità è ben diversa e questo gesto smentisce la visione di tanta cieca cultura contemporanea. Con onestà intellettuale: un grande.
don Gianni Antoniazzi
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Ritorna la Quaresima, il tempo di quaranta giorni da vivere, insieme, nella conversione. I Cristiani sono sempre peccatori e sempre devono chiedere perdono. Tuttavia ci viene suggerito un tempo “forte”, in cui convergere insieme le energie perché l’esempio di ciascuno sia a sostegno di tutti. Sono quaranta giorni per ripudiare gli idoli che seducono e ingannano, ritornare a Dio e sperimentare la Misericordia del Signore.
Mercoledì prossimo, 13 febbraio, detto “delle Ceneri” segna l’inizio di questo tempo propizio ed è caratterizzato, come dice il nome, dall’imposizione delle sacre ceneri sul capo di ogni Cristiano.
Un gesto che non sempre è capito, ma che, se spiegato e accolto, può risultare più efficace delle parole nel trasmettere un indirizzo di vita. La cenere, infatti, è il frutto del fuoco che arde, racchiude il simbolo della purificazione, costituisce un rimando alla condizione del nostro corpo che, dopo la morte, si decompone e diventa polvere. Esprime il fallimento di molte energie fondate esclusivamente sull’uomo, ma al contempo, lo sanno bene i contadini, è concime per la crescita dei nuovi arbusti di verità e giustizia, secondo la volontà di Dio.
Nel tempo di quaresima ci sono delle iniziative a seconda dell’età. La prima media, con le loro famiglie, si prepara a ricevere i sacramenti dell’iniziazione cristiana. I giovani avranno gli incontri del venerdì sera. Agli educatori e agli adulti propongo con passione il ritiro di quaresima per domenica 17 febbraio alle 15.00 al don Vecchi.
Tutti siamo invitati all’austerità di un digiuno appropriato a ciascuno, alla carità concreta per chi ha meno e alla preghiera personale: raccomando anche la frequenza alla catechesi che continua serena il suo corso il martedì dopo cena.
don Gianni
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Pubblicato inoltre un nuovo numero della Gazzetta dei Carpini con le foto della celebrazione della Madonna Candelora e della festa di Carnevale in patronato!
Senza essere in alcun modo polemico con altre scuole paritarie devo dire che la struttura de “Il Germoglio” si presenta con la massima serietà a tutto il territorio.
Ad indicare la bontà del servizio e la qualità della struttura basta un dato: gli interni che nei giorni scorsi dovevano rinnovare o meno l’iscrizione per l’anno prossimo hanno tutti, senza alcuna eccezione, confermato. Anche quelli che dal nido dovevano decidere se entrare o meno nella materna hanno dato praticamente in blocco la propria adesione: solo 3 su 21 hanno dovuto trasferire altrove il proprio bambino. Da lunedì 28 le iscrizioni sono aperte a tutti. Ci sono circa 15 posti liberi per la scuola materna e altri 30 per il nido.
Il lavoro fatto in silenzio negli ultimi mesi ci permette di parlare con serenità assoluta del Centro Infanzia “Il Germoglio”. La gestione saggia ed oculata del bilancio offre stabilità per garantire molti anni di lavoro sereno. C’è affiatamento fra le educatrici e la struttura è sana. Siamo fra i pochissimi ad avere una mensa interna certificata e un servizio di pulizie svolto da personale nostro che da molti anni ha affetto per questa struttura. Genitori e nonni capiscono che queste sono garanzie per le famiglie. Da parte mia spero che tutti i posti disponibili vengano occupati, se possibile, da famiglie della nostra comunità.
Ringrazio in modo particolare Lina Tavolin per il lavoro svolto fin qui e incoraggio tutti a proseguire “ad multos annos”.
don Gianni Antoniazzi