Carissimi/e,
sabato 24 settembre “passerò il testimone” a don Gianni Antoniazzi.
Accogliete con affetto e stima il nuovo Pastore che la Provvidenza ha scelto per la nostra bella comunità cristiana. Da sabato prossimo sarà lui a guidare la parrocchia di Carpenedo perché continui la testimonianza al Vangelo del Signore Gesù. Un abbraccio di cuore a lui e alla sua mamma.
Pregate per don Gianni perché sia sempre più presenza dell’unico Pastore e pregate anche per me.
Il Signore, nei suoi misteriosi disegni, mi chiede di continuare il mio ministero in modo diverso nella dimensione diocesana. Dovrò imparare tante cose. Non mancherà il calore della testimonianza cristiana ma sperimenterò in modo più indiretto la “paternità” verso una comunità.
Questi sei anni sono stati un dono grande e unico per la mia vita e per il mio “essere prete”.
Ho cercato di condurre una comunità cristiana rendendo testimonianza all’incontro con il Signore che io ho sperimentato e condividendo con ciascuno di voi la passione per ciò che la Chiesa, in questo nostro tempo, è chiamata a custodire, a vivere, ad annunciare, a mostrare.
Nutriti dall’Eucarestia, orientati dalla Parola di Dio e in ascolto del Papa e del Patriarca abbiamo vissuto anni bellissimi a servizio del Vangelo. Come sempre nella vita ci sono state fatiche e sofferenze. Il male non si è sottratto al tentativo di fermare la bellezza del Vangelo suggerendo divisioni, provocando incomprensione e confusione. Eppure il desiderio di comunione, la decisione di raccontare il Vangelo della Carità e dell’Amore è più forte.
Rendo grazie al Signore per il cammino vissuto insieme, metto nelle mani del Signore ciascuno di voi con le vostre gioie e le vostre fatiche. Chiedo perdono a Dio e a tutti coloro nei confronti dei quali avessi mancato nella testimonianza cristiana.
Continuate a trasmettere con intelligenza il Vangelo alle nuove generazioni. Come famiglia di famiglie, custodite e crescete sempre più nell’amore all’Eucarestia di ogni Domenica e nell’ascolto della Parola di Dio. Condividete la passione per una Carità che diventa stile quotidiano di pazienza, di dono, di ascolto, di perdono, di cura degli infermi e degli ammalati. Raccontate la bellezza del Vangelo in casa, a scuola, nel lavoro, nella politica. Cantate con gioia l’incontro con il Signore della vita.
Grazie Signore per questi anni trascorsi a Carpenedo, grazie per tanti sguardi, tante mani, tanti abbracci. Sono stati per me il tuo sguardo, le tue mani, il tuo abbraccio. Spero che i miei occhi, le mie mani, le mie braccia siano state, almeno un poco, segno del medesimo Amore, il Tuo.
Ti prego di donare sempre la tua forza a questa comunità, alla nostra Chiesa di Venezia, a questa nostra Storia, infinitamente amata da te, misteriosamente sempre Storia di Salvezza.
Don Danilo