Il blog di Carpenedo

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La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

Sante messe festive a luglio e agosto

Inserito il 29 Giugno 2024 alle ore 08:00 da Redazione Carpinetum

Ricordiamo che a luglio e agosto in parrocchia non sarà celebrata la messa festiva delle 12.

Lettera aperta del 30 giugno 2024

Inserito il 26 Giugno 2024 alle ore 16:35 da Redazione Carpinetum

Abbiamo inserito nel sito lettera aperta del 30/6/2024. Aspettiamo i vostri commenti in email o direttamente sul blog.

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Ricordiamo che in coda al foglio vengono pubblicate le pagine dedicate alla parrocchia della Santissima Trinità di via Terraglio 74/C (Mestre – VE) guidata da mons. Fabio Longoni.

La piaga non è solo il caporalato

Inserito il 26 Giugno 2024 alle ore 16:15 da Don Gianni Antoniazzi

Sempre di più il mondo del lavoro con i suoi incidenti e i suoi morti ci interpella. Noi cristiani dobbiamo difendere la vita non solo a parole ma anche indicando soluzioni che siano credibili.

Grazie a Dio stiamo sempre più attenti al mondo del lavoro, alle sue condizioni, ai rischi e agli incidenti anche mortali.

Per l’agricoltura e l’edilizia il problema grave sta nel caporalato e nei subappalti ed è giusto capire e risolvere queste dinamiche. Sono temi che ci riguardano da vicino perché fra una cosa e l’altra i mondi che ruotano intorno alla parrocchia (canonica, asilo, Don Vecchi, Centro di Solidarietà cristiana e nuove strutture ancora) contano oltre 60 dipendenti (più quelli indiretti che si occupano di pulizie, manutenzione e cucina).

Da parte mia ho lavorato in campagna per anni. Ogni momento libero dallo studio era per la terra e l’allevamento. A sera si giunge stanchi, e non si vede l’ora di finire. Secondo la mia esperienza sarebbe bene porre, appunto, l’accento su questo tema: la stanchezza. Tutto diventa più pericoloso quando si è spossati: la mancanza di riposo impedisce di vedere i pericoli. L’ha ben capito anche lo Stato quando ha dovuto affrontare il problema di autisti per bus e camion.

Personalmente, temo sia impossibile vivere in un ambiente non pericoloso perché la realtà non corrisponde mai alle nostre attese. Stando con ragazzi e bambini vedo quante volte inventano pericoli anche là dove non ce ne sono. La soluzione giusta è assicurarsi che tutti siano riposati altrimenti si sta in un allarme continuo.

In questo contesto trovo sconcertante che realtà pubbliche organizzino eventi per tutta la notte e li pubblicizzino come un valore. Trasmettono con autorevolezza l’idea che saltare il riposo può essere addirittura sensato.

don Gianni

Lettera aperta del 23 giugno 2024

Inserito il 19 Giugno 2024 alle ore 20:37 da Redazione Carpinetum

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Grazie per la sagra

Inserito il 19 Giugno 2024 alle ore 20:21 da Don Gianni Antoniazzi

È finita lunedì 17 la 30ª edizione della sagra di Carpenedo. È ancora presto per fare un bilancio compiuto. Tuttavia, è proprio giusto ringraziare per l’andamento di questi giorni ricchi di vita per tutto il territorio.

In generale. L’edizione della sagra di quest’anno ha conosciuto una ulteriore crescita. È ancora presto per fare tutti i bilanci del caso, ma già possiamo spendere alcune parole di commento. Parto dai fatti più semplici. Mi sembra che già sabato sera sia stato consumato tutto il materiale che lo scorso anno era stato impiegato durante l’intero corso dei festeggiamenti. La domenica sera era stata completata la vendita di tutti i biglietti della pesca di beneficenza e i premi erano stati tutti assegnati, così che lunedì purtroppo la struttura è rimasta chiusa. Un segnale ottimo perché indica una partecipazione del tutto straordinaria. Il prossimo anno sarà necessario pensare più in grande.

Le relazioni. Dal mio punto di vista, quest’anno sono rimasto perlopiù in piedi, in mezzo al passaggio di gente e ho avuto l’occasione per salutare tante persone alcune delle quali non vedevo da molto tempo. Credo questo sia stato per me uno dei risultati più importanti. Se ogni anno facciamo il lavoro per montare e smontare la struttura è proprio perché la sagra ci aiuta a crescere nelle relazioni umane e sviluppa il senso della vita del quartiere. Questi giorni, dedicati in onore dei nostri Patroni, ci aiutano a diventare comunità e legano le persone del territorio.

I volontari. È necessario ringraziare i volontari che hanno dato una mano straordinaria. Non si tratta soltanto di un lavoro appassionato. Hanno anche mostrato grande professionalità e valore nel servizio. La gente che mi incontrava mi faceva i complimenti per la qualità del cibo, per l’organizzazione composta, per la pulizia, l’eleganza, la sobrietà. È tutto merito dei volontari.

Le difficoltà. È necessario anche dire una parola sui fatti meno positivi. Mi viene in mente il grande lavoro fatto per portare dei mercatini che potessero dare nuovo respiro alla sagra. Sono state disposte bancherelle, gazebi, impianti luce perché tanti potessero esporre i loro prodotti e godere del nostro sostegno. Questo aspetto della sagra non è andato bene. Non come speravamo.
Scrivo poi, sempre a titolo personale, che forse quest’anno non siamo riusciti a pensare alle dovute attività per ragazzi e giovani: con le giostre del toro o del pugile negli anni scorsi i ragazzi avevano dei punti di aggregazione più forti. Quest’anno non siamo riusciti a trovare qualcuno che ci noleggiasse queste strutture, in regola con le nuove norme di legge. Peccato! In futuro dobbiamo organizzarci meglio perché la sagra di Carpenedo è sempre stata capace di coinvolgere anzitutto i più giovani e dobbiamo mantenere questa tradizione.

don Gianni

Lettera aperta del 16 giugno 2024

Inserito il 12 Giugno 2024 alle ore 21:31 da Redazione Carpinetum

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La festa per i Santi Patroni

Inserito il 12 Giugno 2024 alle ore 21:25 da Don Gianni Antoniazzi

La fede non è un fatto solitario o un’idea nata improvvisamente nella testa di qualcuno. Chi ci ha preceduto ci ha indicato la strada per incontrare Gesù Risorto. Per questo diamo onore ai patroni.

Mercoledì 19, alla Messa delle 18:30, la parrocchia celebra la festa solenne dei Santi Patroni Gervasio e Protasio. La Sagra di questi giorni (12-17 giugno) è pensata per questa tappa. Anche nelle Messe di domenica 16 giugno ricorderemo questi modelli della fede.

Gervasio e Protasio furono tanto celebri nel Medioevo da essere ricordati in molteplici pievi del Nord Italia. La devozione fu molto diffusa pur rimanendo incerte le notizie sulla loro vita. Probabilmente hanno professato la fede durante l’impero di Nerone assieme ai genitori, spinti dall’esempio del vescovo di Milano, San Caio. Altri sostengono invece che siano vissuti nella metà del III secolo, durante le persecuzioni ad opera di Decio, Valeriano o Diocleziano. Qualche tempo più tardi (V sec.) un autore anonimo ha scritto la loro passione, rimanendo però sempre al limite tra leggenda e realtà.

Di certo i due fratelli hanno dato la vita per Cristo e tanto basta a renderli per noi una guida, in un momento nel quale è tutt’altro che facile trasmettere la fede alle nuove generazioni.

don Gianni

Lettera aperta del 9 giugno 2024

Inserito il 5 Giugno 2024 alle ore 19:09 da Redazione Carpinetum

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“Venite alla festa…”

Inserito il 5 Giugno 2024 alle ore 16:41 da Don Gianni Antoniazzi

Da mercoledì 12 a lunedì 17 ci sarà la sagra. È la 30ª edizione e confidiamo che se ne possano contare altrettante, se non di più. Serve il contributo, la presenza, la simpatia e, più ancora, la passione di tutti.

Le parole del titolo fanno riferimento alla celebre “parabola del banchetto” (Mt 22,1-14). Gesù riferisce che il Regno di Dio e la vita di fede sono anzitutto una gioia e propone a tutti di partecipare. Molti declinano l’invito per ragioni che di fatto hanno poco spessore: chi va a provare i buoi, chi deve far compagnia alla novella sposa e chi invece visita un terreno appena acquistato. L’invito della parabola è quello di trasformare la vita in una festa: guai venire al mondo se non si è disposti a festeggiare. In effetti non è così facile tenere il cuore contento. Anzi. C’è qualcuno che preferisce un contegno triste piuttosto che uno stile pasquale. Festeggiare è “rendere grazie” per la vita, è far contenti gli altri, è dare speranza.

Vi invito a festeggiare con la sagra. Che sia un momento di esultanza e non solo di festa laica o una distrazione passeggera. Vi invito a partecipare chiamando parenti ed amici: quando si è contenti si allargano le relazioni. Vi invito ad aver un po’ di pazienza: se vi fossero intoppi allora sarà chiaro che tutto è frutto di un’organizzazione costituita da volontari e non da professionisti. Se vi fossero degli utili saranno destinati per un impianto fotovoltaico, ma ne parliamo nelle pagine di lettera aperta di questa settimana.

don Gianni