Il blog di Carpenedo

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La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

Il compromesso è sporcizia?

Inserito il 28 Aprile 2013 alle ore 07:54 da Don Gianni Antoniazzi

La rielezione di Napolitano è figlia di uno stallo incapace di novità.

Le forze politiche mal sopportano compromessi con gli avversari per non perdere voti. E di fatto molti intorno a me dicono che non voterebbero più il proprio partito se stringesse alleanze con l’uno o con l’altro. Certo: ogni compromesso (lo chiamano inciucio) è sporcizia. Ma nessuno di noi ha la Verità in tasca.

Essa va cercata con prudenza. Qualche volta occorre tempo perché Essa possa farsi strada nelle scelte e nei progetti. Una cosa dunque è parlare di compromesso che è un gioco al ribasso per difendere i propri interessi, altro è parlare di pazienza perché la verità si faccia strada. Il primo atteggiamento porta alla distruzione, mentre invece la pazienza e la collaborazione edificano il bene comune. Spero dunque che per il futuro i partiti sviluppino maggiore intesa e confido che nessuno tolga il proprio voto per questo gesto di saggezza.

E in secondo luogo c’è il dovere della fiducia.

Questa crisi sgorga da molte fiduce: della gente verso il mercato, delle banche verso i debitori, dell’Europa verso i governi. L’elenco sarebbe lungo.  L’unica via di uscita è imparare l’arte della fiducia, anche fra noi. Bisogna valorizzare ciò che ciascuno ha di buono, senza mai identificare l’avversario con Satana. In fondo per primo il Signore si è fidato e si è consegnato a noi per primo: questo salva.

don Gianni

Lettera Aperta del 28/4/2013 e orari del mese di maggio (Mese Mariano)

Inserito il 24 Aprile 2013 alle ore 23:56 da Redazione Carpinetum

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Abbiamo inoltre pubblicato gli orari e appuntamenti di maggio, il Mese Mariano.

Una Comunità di cristiani

Inserito il 21 Aprile 2013 alle ore 07:59 da Don Gianni Antoniazzi

Mercoledì e giovedì prossimi, ad Asolo, ci sarà l’incontro per la comunità educante. è necessario che il parroco ricordi i lineamenti della parrocchia per la quale lavoriamo.

La parrocchia non è una setta. Vi partecipano coloro che accolgono la proposta del Vangelo, si legano a Cristo e mettono in pratica il suo comando d’amore al fratello, cominciando dal vicino e famigliare. Ma Dio guarda anche lontano e coloro che pensano di essere distanti vanno in qualche modo tenuti presenti  nelle scelte pastorali.

Lo riconosco: ogni parrocchia ha bisogno anche di gruppi che si trovino e mantengano vivo il fuoco della fede. Svolgono un servizio prezioso e insostituibile. Quando una persona entra in chiesa avverte una fede viva perché vede i chierichetti sull’altare, gli scout in uniforme, i ragazzi della catechesi e i giovani sui loro banchi. Nati a servizio della comunità i gruppi la sostengono quasi come uno scheletro il corpo. Bisogna però prestare attenzione  perché negli anni si rischia di confondere la comunità con la somma dei gruppi. Mentre bisogna ricordare che l’unica famiglia di Dio ha confini ben più vasti dei nostri orizzonti. Il pastore del gregge non può lasciarsi avvolgere solo dal pensiero dell’uno o dell’altro gruppo, movimento o associazione, e neppure dalla sola catechesi. Deve pensare a tutti, anche a coloro che lo rifiutano. Aver cura di ogni persona è l’unico modo per restare di Cristo. Diversamente facciamo delle nostre idee il punto di salvezza e rendiamo vana la Croce.

don Gianni

Lettera Aperta del 21/4/2013

Inserito il 19 Aprile 2013 alle ore 08:58 da Redazione Carpinetum

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93 pellegrini a Roma con la Diocesi

Inserito il 14 Aprile 2013 alle ore 08:00 da Don Gianni Antoniazzi

Da venerdì 19 a domenica 21 due autobus della parrocchia (93 fra ragazzi delle medie e accompagnatori) saranno a Roma. Li sosteniamo con la preghiera e l’affetto.

Il pellegrinaggio diocesano a Roma col Patriarca Francesco ripete il successo che c’era stato in occasione del viaggio ad Assisi. Nella nostra parrocchia saremo in 93 (fra ragazzi ed accompagnatori) a scendere a Roma il 19, 20 e 21 aprile prossimi per un pellegrinaggio di fede che, ci auguriamo, lascerà una profonda traccia anche nel futuro dei nostri figli.

Nell’anno della fede andremo a visitare i luoghi dei martiri, saluteremo il nuovo Papa Francesco, ci uniremo in preghiera col nostro Patriarca insieme ad altri 1800 ragazzi della diocesi.

Ma andiamo con ordine. Un primo appuntamento è previsto già per questa domenica, 14 aprile. Parteciperemo insieme alla S. Messa delle 12.00. Dopo il pranzo al sacco in patronato (portarsi da mangiare), andremo a S. Maria Goretti dove ci incontreremo insieme ad altri ragazzi del vicariato per un filmato, canti, giochi e un momento di preghiera in preparazione al pellegrinaggio.

Martedì prossimo, 16 aprile alle 20.30 al Lux c’è l’appuntamento per i genitori: saranno distribuite le magliette, i kit e si raccoglierà il saldo.

Venerdì mattino, 19 aprile, alle 7.00 c’è il ritrovo e alle 7.15 (puntuali) la partenza degli autobus. All’andata faremo sosta ad Orvieto e alle 17.30, a Roma, ci sarà l’inizio del pellegrinaggio col Patriarca.
Sabato la visita turistica alla città.
Domenica la S. Messa col Patriarca e l’Angelus (Regina Coeli) col Papa Francesco. Avremo uno striscione visibile anche dalla TV. Rientro alle 15.00 e arrivo previsto in parrocchia alle 20 – 20.30.

Dispiace per gli esclusi: non è stato possibile trovare altri posti in albergo. Un grazie enorme alle famiglie che ci hanno sostenuti nell’impresa. Chiediamo alla parrocchia di aiutarci con la preghiera.

don Gianni

Lettera Aperta del 14/4/2013

Inserito il 12 Aprile 2013 alle ore 17:50 da Redazione Carpinetum

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Neanche un segno di Risurrezione?

Inserito il 7 Aprile 2013 alle ore 08:00 da Don Gianni Antoniazzi

Nella politica romana c’è tanta fame di potere da non fare un governo. Essere risorti ci aiuta a dare un giusto peso a questa vita.

Credere nel Risorto non significa aver visioni angeliche o acquistare poteri sovrumani, ma tenere lo sguardo sulla vita eterna e usare il “mondo” per il bene dei fratelli.

Ora: la questione politica si fa seria. Non basta la crisi. I partiti evitano la formazione di un governo con una serie di veti incrociati. Perché mai? Tutto in vista delle future votazioni. Se si stabiliscono alleanze con l’una o l’altra parte si ritiene di perdere poi qualche consenso. E nessuno vuole rischi sulla propria sedia. Perché il parroco ne parla? Non è certo competente in politica. Ma chiede di riflettere sulle critiche alla Chiesa: se abbiamo un papa è perché subito ogni cardinale ha messo in un angolo le pretese di potere per far spazio al dono della grazia di Dio. è un segno di fede nella vita eterna che manca totalmente alla nostra politica.

don Gianni

Lettera Aperta del 7/4/2013

Inserito il 4 Aprile 2013 alle ore 23:29 da Redazione Carpinetum

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