In Quaresima niente azzardo
Inserito il 11 Marzo 2012 alle ore 07:48 da Don Gianni AntoniazziPer il tempo di Quaresima la Chiesa veneziana ha proposto una forma di digiuno: quella dai giochi d’azzardo che troppi soldi portano via alle nostre famiglie e all’economia reale
Per cinque anni sono stato sacerdote al Lido di Venezia, nella parrocchia dove il Casinò si trasferiva per i mesi estivi e di persona ho potuto constatare quanti malanni siano nati in quell’ambiente.
Adesso il casinò sembra in crisi al punto che il Comune pensa di venderlo e tuttavia la cosa non mi rallegra perché vedo che il gioco d’azzardo è addirittura aumentato, solo che i giocatori investono tanti risparmi altrove. C’è sicuramente il superenalotto, ci sono forme di gratta e vinci, ma più ancora si sta diffondendo la moda dei giochi d’azzardo via Internet che stanno conoscendo una vera e propria esplosione.
Basta digitare in un motore di ricerca le parole “Casinò Online” e vedere i risultati. Il successo è tale che queste realtà non solo pagano la pubblicità in televisione ma sponsorizzano squadre sportive, offrono soldi ai nuovi giocatori (anche 100€) e crescono di continuo in numero e in clienti. Così si rovina l’economia reale.
I risparmi di molti se ne vanno con la speranza di fare il colpo della vita. Ma in realtà i colpi li prendono le famiglie. L’unico a guadagnarci è lo Stato. Con la giustificazione che è meglio legalizzare piuttosto che lasciare nell’ombra, tiene per sé cifre da capogiro. La Quaresima è l’occasione giusta per mollare tutto e tornare a guadagnare col sudore della fronte.
Pensiamoci.
Tante volte è più facile di quanto sembri: basta buttare i codici d’accesso e trovare un passatempo più sano e meno costoso.
Il parroco