Il blog di Carpenedo

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La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

Dove appoggiare la Comunità

Inserito il 7 Luglio 2013 alle ore 07:38 da Don Gianni Antoniazzi

Da anni mi chiedo quale sia il fondamento per una comunità cristiana. La preghiera? Il servizio? La grazia del battesimo? C’è chi sottolinea la Pasqua, altri invece la Pentecoste.

Qualche anno fa un gruppo di laici mi chiese appuntamento per discutere le linee pastorali della parrocchia. Durante la riunione uno disse che non mi avrebbe aiutato finché non avessi preso posizione sulle questioni importanti: la pace, l’azione sociale, il mondo della scuola e del lavoro.

Con quel gruppo ho poi lavorato con passione, ma non ricordo se ho mai risposto a quelle domande che tuttora mi sembrano comunque marginali.

Non è difficile capire il punto decisivo per una comunità cristiana. Non può essere un’idea, un progetto, un’intuizione o una parola solo umana. Le nostre opinioni sono come l’erba che nasce il mattino e la sera è falciata e dissecca. I progetti pastorali e gli orientamenti dei teologi, per quanto eruditi, potrebbero spegnere la fede in pochi decenni. Unico fondamento valido è la persona di Gesù. Obiettivo della parrocchia è che la gente abbia un rapporto personale con Lui, come tralci uniti alla vite, come pecore dietro al Pastore.

Non disprezzo le passioni e gli interessi umani: anzi. Ne coltiverei parecchi. Ma un progetto pastorale che non mette al centro il rapporto col Risorto sarebbe un fallimento. Per questo nei fogli di programma consegnati qualche giorno fa tutto comincia dall’incontro con Gesù morto e risorto. Anche i gruppi che svolgono in parrocchia le attività della più varia natura dovranno misurarsi con questo: se lavorano con Cristo e annunciano il Suo Volto o se invece mettono altro al centro. Se anche ci fosse il desiderio del servizio, tolto il volto di Cristo tutto diventa soggettivo, arbitrario e consegnato alla corruzione del tempo.

don Gianni

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