Asilo 100 su 100 e lode
Inserito il 12 Dicembre 2014 alle ore 17:47 da Don Gianni AntoniazziSenza sminuire professionalità e passione di altre scuole, plaudo al “Centro infanzia Germoglio” per i risultati ottenuti. Decisivi i fatti dell’ultima settimana.
Nel 2011 nessuno “toccava” volentieri la questione dell’asilo: neanche il Consiglio Pastorale. Soltanto Renzo Jester, conti alla mano, continuava a ripetere che serviva un intervento rapido ed energico.
Gianfranco Sperandio diede un aiuto per qualche tempo. La sua grave malattia lo arrestò rapidamente, ma rimase l’idea che qualcosa si potesse ancora fare. In quei mesi a Venezia mancava il Vescovo. Un paio di responsabili della Curia proposero con forza di accorpare il nostro asilo con un altro della zona. Insistevano parecchio, ma non abbiamo ceduto: l’altra struttura portava con sé un ulteriore debito di 230.000 euro (non me lo dicevano, ma queste erano le voci). Con la minaccia di chiudere anche la nostra realtà, ci lasciarono in pace.
Nel frattempo la “vecchia” direttrice, Lina Tavolin, accettò di tornare a darci una mano. Davanti non c’era solo lo scoglio amministrativo, ma anche un’ispezione regionale. Senza il punteggio adeguato avremmo perduto ogni contributo pubblico.
Cambiammo dunque la direttrice e tornò Lina. Insegnanti, educatrici e personale di servizio accettarono la sfida: la loro passione professionale e la loro stabilità tenace fu la molla per continuare spediti.
Primo obiettivo, già raggiunto, fu quello di mettere il bilancio in sicurezza. Ristabilito un Tfr, completo e per tutti, il bilancio fu portato in acque sicure. Ogni anno è stata anche accantonata una cifra per eventuali lavori di restauro sull’immobile.
Restava da affrontare l’ispezione regionale. L’appuntamento era per giovedì scorso. Cinque anni fa il Germoglio aveva ricevuto 65 punti su 100. Ebbene, grazie all’impegno straordinario di questi ultimi anni, la Regione ci ha dato ora 100 punti su 100, con menzione di lode ufficiale per il lavoro svolto. L’ispezione non ha controllato solo strutture, igiene e sicurezza, ma anche la qualità della cucina, la professionalità della proposta educativa, la formazione e i requisiti del personale, persino la possibilità di un parcheggio e la distanza da fonti inquinanti. Insomma tutto.
Commossi, dobbiamo dir grazie prima alle famiglie che ci hanno affidato i figli, poi a chi si è sacrificato per questo risultato e infine esprimere un plauso al personale che conduce quest’opera d’arte.
don Gianni