Via Crucis del nostro tempo
Inserito il 27 Febbraio 2015 alle ore 19:12 da Don Gianni AntoniazziSi sta diffondendo in Internet una nuova immagine: Gesù porta la croce in tunica arancione. È seguito da uomini con la medesima tunica e altre figure (Isis) coperte di nero. È la Via Crucis moderna.
La Quaresima ha le sue ricchezze. Sottolineo la via Crucis del venerdì alle 18.00. È un appuntamento caro alla tradizione. Dura 25 minuti. Chi vuole resta alla Messa successiva. Facciamo memoria dell’amore di Dio che continua a portare il nostro dolore.
Ci considera suoi figli, non scappa dai problemi, ma paga i nostri sbagli. Qualcuno, soprattutto fra gli intellettuali, dice che Dio è morto e assente dalla storia umana. Da parte mia ho un’idea opposta.
Non sarebbe difficile scrivere una Via Crucis coi drammi del nostro tempo. Ci sarebbe la questione dell’Ucraina, dilaniata da potenti interessi, e i massacri dell’Isis che in Medioriente e in Africa non frena la sua furia. Ci sono nuovi martiri, i 21 cristiani copti, uccisi sulle sponde del Mediterraneo, padri di famiglia emigrati all’estero per fame. Avevano tutti tatuata una croce sul polso, fin dalla giovinezza: se non avessero potuto parlare quel segno avrebbe chiarito la ragione della loro speranza. A buon diritto papa Francesco li considera martiri.
La Via Crucis moderna avrebbe le sue tappe anche in Occidente. Per la nostra economia ogni anno 8 milioni di bambini muoiono di fame. Con la nostra instabilità distruggiamo famiglie e togliamo ai figli la gioia di una vita serena. Per la nostra superficialità e immaturità abbiamo una società triste, vecchia, grassa, indifferente a tutto. Dio ci perdoni.
La lista sarebbe lunga. Assente dalla storia non è Dio. Ci ha creati liberi e ragionevoli. Sta in Croce e continua a pagare. Assente è l’uomo che non vede i problemi, ne parla, ci mangia sopra, risolve poco o nulla, qualche volta fa peggio. Una preghiera nella Via Crucis ci aiuterebbe a crescere in maturità e consapevolezza.
don Gianni