Je ne suis pas Charlie Ebdo
Inserito il 23 Settembre 2015 alle ore 19:02 da Don Gianni AntoniazziNon sono Charlie Hebdo e lo scrivo con convinzione. Pagherò gli insulti della rete, se serve, ma è necessario che anche un cristiano abbia un briciolo di libertà di parola
La satira di Charlie Hebdo è sempre più vuota, sterile, distruttiva, ignorante e presuntuosa. Istiga alla rabbia e non edifica nulla. Ha pubblicato queste due vignette, che riporto con vergogna su “lettera aperta”, perché i lettori ne valutino la stupidità. Riguardano la vicenda di Aylan, il bimbo fotografato morto in riva al mare. Il Cristo sorridente cammina ad occhi chiusi sull’acqua. Accanto a lui c’è il bimbo affogato. Il titolo recita: “La prova che l’Europa è Cristiana”. Vicino a Gesù è scritto: “I cristiani marciano sulle acque” e sotto: “I bambini musulmani affogano”.
Di pessimo gusto anche l’altra vignetta. Nel cartellone pubblicitario stile McDonald il pagliaccio sorride guardando il morto e propone “due menù bambino al prezzo di uno”. Il titolo aggiunge: “Così vicino alla meta”. Quasi che il bimbo stesse venendo in Europa perché ingannato dalla pubblicità e sia stato ucciso da un’economia beffarda. Nella migliore delle ipotesi queste immagini sono il tentativo di denunciare la lentezza economica e religiosa di fronte all’immigrazione. Tutti capiamo però la pericolosa regressione culturale. Siamo tornati a proporre una guerra fra religioni e regna l’idea che l’economia sia solo distruzione dell’uomo. Il fatto più grave però è usare un bambino morto per fare satira (se così la si può ancora chiamare).
Non si può strumentalizzare la sofferenza per far guadagnare lettori e soldi al giornale. Questo stile rabbioso ed egoista distrugge. L’amore maturo e saggio è la risposta credibile per la Storia. Va poi aggiunto un altro punto. I nostri miseri rappresentanti europei hanno marciato in favore di Charlie e qui a Venezia molti han fatto manifestazioni. Dov’è finita l’intelligenza di questi mediocri pensatori? Perché tanto silenzio adesso che il giornale dimostra il suo volto più offensivo? Come sempre la democrazia deviata non è protesa alla verità e al bene comune, ma alla ricerca del consenso.
A suo tempo abbiamo risposto alla satira di Charlie facendo un dopo scuola per immigrati: manifestazione di una comunità che non fa satira, ma cerca l’unione. A queste seconde vignette rispondo aumentando il nostro servizio agli immigrati. La proposta sarà chiarita in fretta.
don Gianni