Cos’è la carità evangelica
Inserito il 14 Ottobre 2015 alle ore 19:01 da Don Gianni AntoniazziÈ importante chiarire cosa sia la Carità evangelica. Non una buona azione, bensì una disposizione costante di apertura all’altro: non solo accondiscendere il fratello, ma edificarlo
Il legame fra genitore e figlio esprime forse la carità più alta. Madre e padre danno tutto: questa scelta fa crescere la famiglia, in ogni senso. Forti di questo dono, i più giovani accolgono le fatiche del passato, camminano nel presente pur ferito, si aprono al futuro anche quando appare sinistro. Quello dei genitori è un amore forte, esigente e concreto. Chi invece accondiscende al capriccio non è benevolo, ma apre alla regressione, non offre né radici né ali, abbandona i figli nell’immaturità.
Il dono dei genitori, poi, apre anche alle relazioni più ampie: la carità vera è infatti un bene che cresce man mano che viene condiviso.
Così la parrocchia. Diventa famiglia di Dio se, nel donare, segue la dinamica dei genitori. Non può, per esempio, avallare la pigrizia, altrimenti alimenta servi, non uomini capaci di libertà responsabile.
Ancora: la carità della parrocchia, come in famiglia, non resta un gesto verboso, si traduce rapidamente in strade concrete, senza troppo calcolo, perché tutti sperimentano anche l’aiuto di Dio Padre. La carità poi non si impara in una semplice riflessione di gruppo, ma vivendola.
Il modello resta Gesù, il quale non ha risolto tutti i problemi del suo tempo, ma ha testimoniato l’amore di Dio più forte della morte e ha formato i discepoli alla pace di questa speranza. Forse questa è la carità di cui c’è più bisogno oggi: porre segni di speranza e pace. La divisione, la disperazione e l’isolamento sono infatti il motivo della nostra più grande povertà.
don Gianni