Tornare a parlarsi di persona
Inserito il 7 Novembre 2018 alle ore 20:08 da Don Gianni AntoniazziQuand’ero bambino mi insegnavano a stare zitto piuttosto che proferire parole senza alcun senso. In questa società in cui il linguaggio è diventato decisivo è bene riflettere sul modo di comunicare.
Durante un’intervista sul maltempo una donna raccontava che non c’era corrente da giorni, ma in compenso la gente aveva ricominciato a parlarsi senza più guardare i cellulari. In effetto i telefonini, nati per favorire la comunicazione e divenuti beni di massa, stanno facendo il rovescio: esaltano il clamore degli sciocchi, diffondono rabbia, lasciano in silenzio molti saggi.
Il modo più giusto per comunicare è di persona, quando si può comprendere l’interlocutore con la sua postura, dal tono della voce e dallo sguardo e intervenire serenamente con le opinioni personali. Per mancanza di tempo, non ci incontriamo più e usiamo i social network che hanno regole pericolose. Le parole hanno confini stretti, e rischiano di comprimere ciò che è immenso. La verità va rispettata nella sua interezza e va condivisa a voce.
Serve la voglia di raccontare la verità, quando si incontra una persona cara, restando lontani dalle semplificazioni. Le parole diventano allora come finestre spalancate che rimandano sempre oltre se stesse.
don Gianni