Serve più coraggio di un tempo
Inserito il 23 Gennaio 2019 alle ore 20:01 da Don Gianni AntoniazziAlla fine del ‘900 sembrava consolidato un progresso continuo. Oggi incontriamo sfide sempre più gravose. Serve coraggio, com’era quando si doveva andare in guerra, e sdegno per non accettare compromessi
Serve coraggio per essere felici. Da un mese ci annunciano una nuova crisi economica. Dovremo sostenere nuove fatiche umane e sociali. Soprattutto la generazione dei più giovani, “nativi digitali”, avrà bisogno di più audacia.
Nel IV secolo, Sant’Agostino scriveva che, nel futuro, servono “sdegno e coraggio”. Il primo per rifiutare compromessi, il secondo per rimediare agli sbagli. Oggi sono in voga forme contraffatte e a buon mercato: l’arroganza e l’incoscienza.
Il coraggio autentico, invece, è un desiderio di vita tanto forte da non aver paura di toccare il fondo del dolore. È una disponibilità a morire, a perdere tutto: per questo si riesce a vivere davvero. Non serve l’eroismo, ma imparare a dirci “no”.
Non dovremo abbracciare le armi ma ricominciare progetti, immaginare strade diverse, scrivere decisioni, diventare autonomi e, al contempo, vivere insieme, senza metterci al riparo dalle burrasche.
Potremo aver paura, ma senza restare paralizzati. Il coraggio ci porterà oltre i doveri contrattuali, fuori dalla soglia “di sicurezza”; ci impedirà di essere aridi.
A nostro conforto si sappia che “chi non osa osservare il sole in volto non sarà mai una stella” (W. Blake). M. L. King scriveva che “un giorno la paura bussò alla porta, il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno”.
don Gianni