In parrocchia niente bavagli
Inserito il 15 Maggio 2019 alle ore 16:41 da Don Gianni AntoniazziIn ogni ambiente di vita c’è chi spera di controllare la diffusione delle notizie. Al contrario questa parrocchia e la redazione di lettera aperta desiderano essere uno strumento per diffondere ogni opinione legittima.
La settimana scorsa, dopo aver stampato lettera aperta, la redazione ha scoperto altre lettere non ancora pubblicate. Il rammarico è stato unanime. Si sappia con certezza che in nessun modo lettera aperta vuol escludere pareri diversi dalla linea editoriale. Sarebbe di grande povertà per tutti se in queste pagine si trovasse una sola visione della vita e della fede. Il nostro territorio ha bisogno di idee vivaci e robuste. Ora, chi teme di dire quello che pensa alla fine rinuncia anche a pensare quello che non può dire.
Guai dunque esercitare una censura sciocca e miope. Certo: i testi vuoti, rabbiosi e anonimi non troveranno alcun sostegno nel nostro foglio, ma le voci, anche difformi, meritano di avere risonanza perché aiutano la crescita di tutti.
Il primo atto di un dittatore o di un insicuro è togliere la libertà di parola e di pensiero. Dispiace constatare che, soprattutto in passato, anche fra cristiani c’è stata questa scelta. I lettori però non sono persone vuote o sciocche: hanno intelligenza e discernimento per comporre la propria opinione. Guai, dunque, tarpare le ali alle opinioni altrui.
Spero che in futuro ci sia sempre spazio per il pensiero di tutti.
don Gianni