La politica è lungimiranza
Inserito il 9 Maggio 2019 alle ore 10:02 da Don Gianni AntoniazziMancano solo due settimane alle elezioni europee del 26 maggio. Senza pretese proponiamo uno spunto di riflessione: per un buon servizio politico servono persone formate e competenti
Per quasi 50 anni i cattolici italiani hanno obbedito al non expedit, disposizione di Pio IX che nel 1874 proibiva di partecipare alla vita politica. Anni luce di distanza da papa Francesco che invita i ragazzi di Azione cattolica a fare politica.
Oggi, cattolici o no, la res publica nazionale ha contratto le malattie tipiche delle democrazie più avanzate, patologie che affliggono molte istituzioni anche ecclesiali. La parola più gettonata di questi anni è riforme, salvo poi fare e disfare come la tela di Penelope. è sufficiente riformare le nostre democrazie perché non vadano alla deriva come vecchi relitti?
La Chiesa cattolica, che forse è esperta in umanità (Paolo VI), ma non in democrazia, fa fatica a trovare in Italia modi per contribuire a educare alla politica i cittadini di oggi e di domani. Dovrebbe insegnare la virtù archiviata della lungimiranza. In qualsiasi istituzione, anche ecclesiale, servono uomini e donne preparati, non i pressappochisti che si improvvisano competenti. Ci vogliono persone formate interiormente alla ricerca del bene comune e alla disciplina del continuo discernimento.
Dag Hammarskjöld, segretario delle Nazioni Unite degli anni Cinquanta, ripeteva: “Il viaggio più lungo è quello che si compie all’interno di se stessi”. Purtroppo pochi eletti vogliono davvero percorrerlo.
don Gianni