Avere lo spirito dei Pastori
Inserito il 27 Dicembre 2019 alle ore 12:20 da Don Gianni AntoniazziNei giorni fra il Natale e Capodanno è prezioso custodire lo stesso sentimento dei Pastori di Betlemme Da una parte la gioia e dall’altra la gratitudine per la nascita di un Salvatore che offre vita ad ogni uomo
I pastori occupavano il gradino più basso nella scala sociale d’Israele: ignoranti della Torah, erano considerati trasgressori cronici della legge. Tuttavia, accolgono l’annuncio dell’Angelo e per primi riconoscono la presenza di Dio nella carne del bambino. Danno testimonianza della loro fede a Maria e Giuseppe e fanno ritorno al gregge lodando Dio per le meraviglie compiute (Lc 2,16-20).
Nei giorni fra Natale e Capodanno questi sono atteggiamenti opportuni per ogni cristiano: la disponibilità a riconoscere la presenza di Dio nella fragilità dell’anno concluso, la gratitudine per le Sue opere della salvezza, la lode per il nuovo anno che ci sta davanti e per il dono del tempo da mettere a servizio dei fratelli. La fede porta sempre con sé gratitudine e festa.
La Messa di ringraziamento del 31 dicembre e quella di lode a Dio nel 1° gennaio continuano la preghiera del Natale con lo stesso spirito dei pastori.
don Gianni