Eucaristia e Comunità di fratelli
Inserito il 10 Giugno 2020 alle ore 15:07 da Don Gianni AntoniazziCelebriamo il Corpus Domini, nome legato a processioni, fiori, incensi e baldacchini. Pare un mondo lontano. Eppure il mistero è attuale: Dio ci dona realmente la vita purché restiamo fratelli senza arroganze e divisioni
Per mesi siamo stati senza la Messa. Personalmente ne ho sofferto. Ogni giorno ho celebrato l’Eucaristia con don Mario e la domenica l’abbiamo trasmessa su YouTube. Quando facevamo la Comunione era a nome di tutti. Senza la comunità dei fratelli, però, mancava “il più”, perché l’Eucaristia è la Pasqua di Gesù offerta a ciascuno. La salvezza è per tutto il gregge e, se manca qualcuno, nessuno è contento.
Adesso abbiamo ripreso le celebrazioni e siamo oramai al Corpus Domini. È l’occasione per capire di più la Comunione, culmine e fonte del nostro legame con Gesù Signore. Direi solo questo: già prima del Covid la nostra società era malata di individualismo. Ciascuno si sentiva “re” o “regina” sopra gli altri. La pandemia ha rafforzato quest’idea: molti hanno pensato che la vita individuale fosse più pura e preservasse dal contagio.
Ora che il Covid si è affievolito, sembriamo preoccupati di chiudere la parentesi. In realtà l’obiettivo non è tornare come prima, ma cambiare. Quel mondo individuale ci ha ammalati. Pur nella distanza fisica dobbiamo capire che davanti a Dio siamo fratelli: insieme dobbiamo saper camminare e insieme dobbiamo superare le difficoltà come insieme Dio ci ha salvati.
Guai dunque alla gente e ai gruppi ripiegati su se stessi: vivranno l’Eucaristia con disagio perché essa mette a nudo le nostre pretese di grandezza. Abbiamo bisogno di ritornare umili, carichi di speranza e trascinatori.
don Gianni