Aver cura dei più fragili
Inserito il 15 Settembre 2021 alle ore 18:05 da Don Gianni AntoniazziLe disposizioni emanate dalla CEI esortano le parrocchie ad aver cura per le persone fragili
È bene quindi che i responsabili di liturgia, catechesi e carità abbiano il certificato verde in regola.
La scorsa settimana la Conferenza Episcopale ha emanato alcuni inviti sereni ma pressanti perché le comunità parrocchiali diano l’esempio nella lotta al Covid. I vescovi chiedono con passione che tutti i responsabili delle varie realtà pastorali abbiano il celebre Green pass, strumento che esprime attenzione, cura e rispetto per i fragili.
La nostra comunità è articolata e, nelle righe di lettera aperta di questa settimana, è giusto indicare regole chiare e semplici per tutti. Siano accolte come un gesto di affetto, un’esortazione fraterna, senza rabbia e durezze. Un antico adagio diceva: in medio stat virtus, la virtù sta nel mezzo.
Indicheremo la sostanza, ma lo facciamo con una parola fraterna. Nessuno possiede la verità infusa. Non ci poniamo dunque con arroganza. Non siamo professionisti nel mondo della salute: non abbiamo fatto esami di medicina, ma trasmettiamo quello che persone preparate e attente ci riferiscono.
Anche il Presidente della Repubblica e il sommo Pontefice, insieme a tantissimi ricercatori, professionisti e scienziati, mettono in gioco la propria persona con una scommessa per il vaccino.
Noi non riteniamo che siano tutti soltanto sciocchi, superficiali o, peggio, malvagi nell’aggirare i cittadini. Al contrario, pur nella fragilità che ci accomuna, riconosciamo che la vita sociale e civile del pianeta è guidata da persone che, in genere, hanno a cuore il bene comune.
In linea di massima capiamo che ad accogliere il vaccino forse si coinvolge la propria salute, ma chi non lo accoglie mette di certo a repentaglio anche quella degli altri. Con questo spirito invito a leggere le regole nel foglio parrocchiale.
don Gianni