Serve uno Stato laico
Inserito il 27 Aprile 2022 alle ore 19:43 da Don Gianni AntoniazziLa fede cristiana promuove un ambiente civile, aperto, libero e sereno. I cristiani pregano per i governanti e collaborano al bene comune, ma non mescolano la fede con gli interessi di un partito
Durante il pranzo, don Mario ha mostrato un manifesto che gli era stato consegnato. Era la condanna del comunismo della curia di Piacenza (decreto Santo Uffizio 1949), espressa con linguaggio e mentalità a me sconosciuti (sono uscito dal seminario nel 1992 e il pianeta era ormai un altro). In quel foglio si legge la distanza fra la Chiesa italiana e il Partito di sinistra, a sostegno dell’allora Democrazia Cristiana. A tavola c’era anche don Vincenzo, che in America latina ha respirato un clima diametralmente opposto.
Poco dopo, alla televisione, si vedevano le immagini di Putin che ha partecipato alla Messa della Pasqua ortodossa. Ha ricevuto la “benedizione” del vescovo di Mosca e, a sua volta, l’ha ringraziato per la vicinanza alla Patria.
Queste alleanze fra “trono e altare” sono più frequenti di quanto s’immagini. Non aiutano in alcun modo la fede. Già nel 313, con l’editto di Costantino, la comunità cristiana è stata ferita: ha perduto la sua libertà, il suo entusiasmo, la sua carica profetica e la sua capacità di annunciare per intero il Vangelo. L’adesione al battesimo è diventato un atto formale per appartenere a Roma.
Noi cristiani abbiamo bisogno di uno governo laico nel senso più alto e nobile. Certo: non laicista, cioè non aggressivo a priori verso la fede, anzi disponibile a incontrare le varie sensibilità umane.
I cristiani, da parte loro, devono lavorare con passione per la politica, ossia per il bene comune. Ciascuno lo farà secondo la propria sensibilità e il proprio orientamento.
Grave però pensare che la comunità intera, la Chiesa nel suo insieme, possa stabilire un’alleanza con un singolo partito: ne scadrebbe la vita sociale e quella di fede.
don Gianni