Il blog di Carpenedo

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La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

Cristo, Creatore e Salvatore dell’universo

Inserito il 11 Luglio 2010 alle ore 08:00 da webmaster

Per reagire contro superstizioni, magie, oroscopi, chiromanti e religiosità pagana e deviata, San Paolo inserisce nella lettera ai Colossesi un inno cristiano: va affermata l’assoluta signoria del Figlio di Dio sia nella creazione che nell’opera di salvezza. E’ sempre grande, anche oggi, la tentazione di sottomettersi a “potenze cosmiche” che avrebbero in mano il destino di ognuno cercando di averle dalla nostra parte. Anche il Dio di Gesù Cristo rischia di essere trattato così.
Invece Paolo proclama la preesistenza e la superiorità di Cristo su tutto il creato, inclusa la schiera delle potenze cosmiche che, benché invisibili, non possono competere con Cristo ed essere le sue rivali. “In lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra”. L’inno mette Cristo in relazione con la creazione per annunciare che creazione e salvezza sono frutto di un unico e medesimo amore divino, e che l’opera di salvezza di Gesù, compiutasi nella sua morte-risurrezione, riguarda tutto il creato.
L’inno, inoltre, parla di Cristo nel suo rapporto con l’universo degli uomini. Agli occhi della fede, egli è l’unica risposta possibile alle inquietudini dell’uomo che si sente minacciato dal male e dalla morte e non comprende più il proprio posto nel mondo.
Dietro la molteplice ricchezza del creato, c’è la presenza nascosta della “Parola” da dove tutto proviene e nel quale tutto trova coesione e senso. La comunione del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, sorgente di ogni cosa, crea l’armonia, la relazione, la bellezza, la coesione, dà valore e senso al singolo nella sua relazione al tutto, e lega tutte le realtà in rapporto d’amore fra di loro. Cristo è per il credente il centro di riconciliazione, il principio di attrazione dei valori emersi nella storia e nelle varie culture che trovano in lui la loro finalità. Cristo è la risposta cristiana alla ricerca del principio che governa il mondo, lo mantiene nell’unità, impedendo che ritorni nel caos.
Il Figlio è anche il futuro del mondo, il suo compimento. L’inno non vuole predire il futuro storico dell’universo e dell’umanità, ma affermare che, qualsiasi cosa avvenga, il mondo è posto sotto il disegno amante del Padre che ha già realizzato l’atto del compimento definitivo, risuscitando Gesù.
Non dimentichiamo: il Figlio di Dio si è incarnato in Gesù, il Crocifisso Risorto.
La risurrezione di Gesù è l’atto inaugurale della «nuova creazione».
In quanto Risorto, Gesù è posto nel cuore della creazione e dell’umanità passata, presente e futura. Il Risorto è il centro d’unità verso cui converge la storia.
“Ed egli è il capo del corpo, cioè della Chiesa”. Dopo aver affermato fortemente il primato di Cristo nella creazione, l’inno afferma con altrettanta forza la sua priorità nell’opera di salvezza. Il Figlio è Capo della Chiesa, che è il suo Corpo. Ecco cosa significa appartenere alla comunità cristiana: essere la presenza di Cristo risorto nel mondo. La Chiesa, e in essa ogni battezzato/a, riconosce Cristo come unico Signore e Salvatore e viene chiamata alla sua stessa Missione come ci ricorda il Vangelo di oggi: prendersi cura di ogni uomo per rivelare l’Amore del Padre.

Don Danilo

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