La piaga non è solo il caporalato
Inserito il 26 Giugno 2024 alle ore 16:15 da Don Gianni AntoniazziSempre di più il mondo del lavoro con i suoi incidenti e i suoi morti ci interpella. Noi cristiani dobbiamo difendere la vita non solo a parole ma anche indicando soluzioni che siano credibili.
Grazie a Dio stiamo sempre più attenti al mondo del lavoro, alle sue condizioni, ai rischi e agli incidenti anche mortali.
Per l’agricoltura e l’edilizia il problema grave sta nel caporalato e nei subappalti ed è giusto capire e risolvere queste dinamiche. Sono temi che ci riguardano da vicino perché fra una cosa e l’altra i mondi che ruotano intorno alla parrocchia (canonica, asilo, Don Vecchi, Centro di Solidarietà cristiana e nuove strutture ancora) contano oltre 60 dipendenti (più quelli indiretti che si occupano di pulizie, manutenzione e cucina).
Da parte mia ho lavorato in campagna per anni. Ogni momento libero dallo studio era per la terra e l’allevamento. A sera si giunge stanchi, e non si vede l’ora di finire. Secondo la mia esperienza sarebbe bene porre, appunto, l’accento su questo tema: la stanchezza. Tutto diventa più pericoloso quando si è spossati: la mancanza di riposo impedisce di vedere i pericoli. L’ha ben capito anche lo Stato quando ha dovuto affrontare il problema di autisti per bus e camion.
Personalmente, temo sia impossibile vivere in un ambiente non pericoloso perché la realtà non corrisponde mai alle nostre attese. Stando con ragazzi e bambini vedo quante volte inventano pericoli anche là dove non ce ne sono. La soluzione giusta è assicurarsi che tutti siano riposati altrimenti si sta in un allarme continuo.
In questo contesto trovo sconcertante che realtà pubbliche organizzino eventi per tutta la notte e li pubblicizzino come un valore. Trasmettono con autorevolezza l’idea che saltare il riposo può essere addirittura sensato.
don Gianni