Il blog di Carpenedo

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La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

Il Signore guidi i vostri cuori all’amore di Dio e alla pazienza di Cristo

Inserito il 7 Novembre 2010 alle ore 08:00 da Don Danilo Barlese

Fratelli, lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio, Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene. Per il resto, fratelli, pregate per noi.

San Paolo esorta ancora una volta la giovane comunità di Tessalonica a rimanere salda e a mantenere le tradizioni ricevute. La fedeltà all’Annuncio richiesta all’impegno responsabile dei Tessalonicesi, poi si fa preghiera d’intercessione. Questa capacità di custodire il cuore del Vangelo è, nello stesso tempo, traguardo dell’impegno della volontà umana e risultato dell’intervento corroborante della Grazia di Dio. È una preghiera che poggia sulla magnifica storia di amore e di donazione della comunità. La loro conversione di fatto ha voluto dire l’inserimento in un processo dominato dall’amore del Padre e di Gesù e l’apertura piena di speranza a un futuro ultimo positivo. Questo garantisce che anche al presente non manchi il sostegno dall’alto. “Il giorno del Signore” non sta ancora facendo irruzione. Paolo consola in un’epoca di persecuzione, dicendo che altri fatti devono prima accadere e che, finché i discepoli di Gesù amano e credono, non devono temere gli eventi che si verificheranno “in quel giorno”.
In seconda battuta l’Apostolo chiede ai Tessalonicesi di pregare per lui e per gli altri evangelizzatori: «Per il resto, fratelli, pregate per noi». Gli uni pregano per gli altri. E’ questa una forma non trascurabile di solidarietà e fraternità cristiana.
Trattandosi poi di predicatori impegnati nell’annuncio del Vangelo, la richiesta di preghiera si adatta alla situazione. È necessario che la parola del vangelo non sia ostacolata nella sua corsa attraverso il mondo, né che i suoi portatori siano impediti dall’azione dei persecutori. Sullo sfondo compare l’ambiente difficile e ostile in cui si svolge la missione cristiana. Questa incontra non solo accoglienza, ma reazioni contrarie. Il Vangelo è segno di contraddizione nel mondo: «Non è “da tutti” credere».
Infine si fa luce espressamente il motivo della fiducia. Ci si può abbandonare nelle mani di Cristo risorto. Egli è fedele. Non c’è dubbio: agirà sostenendo la loro fede e proteggendoli dall’influsso malefico di Satana. A partire da questa fiducia riposta nel Signore, si può anche guardare con serenità al comportamento dei destinatari della lettera e prevedere pure per il futuro che saranno obbedienti alla parola autorevole di Paolo.
La pagina si conclude con un voto benedicente, perché il Signore diriga tutti sul sentiero segnato dall’amore di Dio e dall’attesa costante della sua venuta finale. È un’attesa segnata da risposta, accoglienza e apertura di fronte al dono e alla promessa.

Don Danilo

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