Santi per chiamata
Inserito il 16 Gennaio 2011 alle ore 08:00 da Don Danilo Barlese“Paolo, chiamato a essere apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Sòstene, alla Chiesa di Dio che è a Corinto, a coloro che sono stati santificati in Cristo Gesù, santi per chiamata, insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore nostro e loro: grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo!” (1 Corinzi 1,1-3)
San Paolo, all’inizio della prima lettera ai Corinzi, si autopresenta con il nome proprio greco-romano, “Paulos”, «piccolo», accompagnato dalla qualifica di «apostolo».
Questo titolo, che accompagna il suo nome nell’intestazione di quasi tutte le sue lettere, esprime la sua autorità come inviato di Dio sul modello del profeta. Ma a differenza dei profeti biblici Paolo è «inviato di Gesù Cristo». L’autorevolezza dì apostolo è posta in risalto dal termine «chiamato», che rimanda all’azione gratuita ed efficace di Dio.
I destinatari della lettera sono i cristiani di Corinto che Paolo presenta nel loro statuto a tre livelli. Prima di tutto li designa come «chiesa di Dio», poi come «santificati in Cristo Gesù» e infine come «chiamati ad essere» , letteralmente: «Santi per la chiamata» di Dio. L’espressione «chiesa di Dio» rimanda alla tradizione biblica, dove “l’assemblea del Signore” è il popolo convocato da Dio per vivere nell’alleanza. I singoli gruppi cristiani, che a Corinto si riuniscono per fare la «cena del Signore», sono la «Chiesa di Dio». È l’assemblea dei credenti che rispondono alla chiamata di Dio nell’accoglienza del vangelo. Perciò la chiesa di Dio abbraccia tutti i convocati, a partire dalle prime comunità nate dall’Israele storico, quelle che Paolo ha perseguitato. Ma con l’annuncio del vangelo la Chiesa, come convocazione dei credenti per l’iniziativa di Dio, è presente ora anche a Corinto.
Lo statuto di «santità» dei membri della chiesa di Corinto è confermata dalla formula paolina «santi per la chiamata» (di Dio). La dimensione universale della Chiesa come santa convocazione di Dio è sottolineata dall’ultima frase, importantissima: “insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo”.
Da questa “definizione” paolina di Chiesa risulta chiaro che la Comunità cristiana nasce dall’iniziativa salvifica di Dio che chiede l’accoglienza da parte dei credenti attraverso una fede vissuta e liturgicamente celebrata.
La Chiesa nasce da una storia impegnativa che vede coinvolti Dio e l’uomo secondo una rigorosa logica di alleanza, di chiamata e di risposta.
Don Danilo