Il blog di Carpenedo

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La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

Bilancio 2011

Inserito il 15 Gennaio 2012 alle ore 08:00 da Don Gianni Antoniazzi

Pur in pochi numeri di bilancio si intuiscono luci ed ombre, e, in qualche caso, una certa incoerenza.

A inizio anno è doveroso pubblicare qualche dato di bilancio.

Nel 2011 i battesimi sono stati 55, 9 in più dell’anno precedente; i funerali 99, mentre nel 2010 solo 55. Si è mantenuto il numero di matrimoni: 15 nel 2011, due in più che nel 2010. Le cresime invece sono scese un poco: 56 contro le 61 della classe precedente.

Nel 2011, per la prima volta, 78 ragazzi di 11 anni hanno ricevuto cresima ed eucaristia: qualcuno di loro anche il battesimo. Un dato, questo, che non è possibile confrontare col passato.

Scritti così i numeri non dicono molto ma conoscendo la realtà c’è qualcosa da aggiungere.

Anzitutto sui battesimi: sono sempre più frequenti i casi di adulti che non danno questo sacramento ai figli. Una scelta rispettabile. Si deve però ricordare che il battesimo non è solo una decisione matura di un uomo cosciente. Prima è dono di Dio: e perché privarne un bambino?

I funerali, che a fine anno sono quasi raddoppiati, non indicano una grave anzianità nella popolazione. Semplicemente molti, anche da fuori parrocchia, chiedono la messa qui. C’è soddisfazione per il legame con questa chiesa, ma anche preoccupazione perché in molti casi manca la fede nella risurrezione.

Scriviamo anche una parola sul bilancio della carità.
La San Vincenzo e il gruppo Missionario hanno impiegato quest’anno complessivamente € 135.931 per i bisognosi. Così destinati: € 27.000 per Kenia. € 55.000 per India, € 5.000 per Filippine, € 25.000 per altri progetti (importi arrotondati); € 8.650 per carburante e manutenzione dei furgoni della bottega solidale, € 9.967 nell’assistenza diretta (contributi, aiuti per utenze diverse e affitti); il resto in aiuti di vario genere e natura ai poveri della zona. Non si possono dimenticare le migliaia di persone sostenute dalla bottega solidale: ogni giorno c’è la fila. Ma questo è sotto gli occhi di tutti.

don Gianni Antoniazzi

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