La benedizione sui defunti
Inserito il 4 Novembre 2012 alle ore 08:01 da Don Gianni AntoniazziLanciamo una semplice proposta: che ciascuno possa portare l’acqua benedetta sulla tomba dei defunti, un modo cristiano per vivere la speranza.
In alcuni cimiteri del Trentino-Alto Adige c’è l’usanza di porre un recipiente di acqua benedetta presso ogni tomba. Chiunque, passando, può pregare e invocare la benedizione sui defunti. Un gesto pieno di fede ma anche dal valore profondamente umano.
Per noi latini “benedire” significa semplicemente “dir bene” di qualcuno o, al più, invocare la protezione e la grazia di Dio. Nella cultura semitica invece benedire significava riempire di vita (viene da barà = “creare” o “moltiplicare” sottinteso “vita”). Dio benedice Adamo ed Eva per farne progenitori dell’umanità. Benedice Abramo perché sia padre di una moltitudine. C’era per esempio la benedizione dei campi o del popolo perché avessero pienezza di vita (Gn 1,22; Dt 33,13; 2Sam 6,11 ecc…).
Alla benedizione compiuta con fede era legato il dono della Pace messianica e dell’esistenza completa. Questo gesto è prezioso e significativo anche verso i defunti. Negli anni ’60 i sacerdoti si fermavano in cimitero per dare la benedizione a richiesta su ogni tomba.
Faccio quindi una proposta: nel giorno dei santi e dei defunti in chiesa benediremo un gran numero di recipienti di acqua così che, chi vuole, possa recarsi sulla tomba dei propri defunti, dire una preghiera ed invocare la benedizione completa di Dio su di loro.
don Gianni