Accogliere il Vescovo è accogliere Cristo?
Inserito il 3 Marzo 2013 alle ore 08:00 da Don Gianni AntoniazziPer la prima volta il Patriarca Francesco fa visita alla comunità cristiana di Carpenedo. Ci presentiamo a lui con un volto vero, ricchi di storia e di carismi, segnati da tante fragilità umane.
Da tempo abbiamo annunciato la visita del Patriarca Francesco Moraglia che, pur brevemente, giovedì prossimo, 7 marzo, passerà a salutare la nostra comunità. Trovate di seguito un programma più dettagliato degli appuntamenti. Vi invito col cuore a celebrare insieme a Lui la S. Messa alle ore 18.30 in chiesa e aggiungo una breve considerazione personale.
Ci sono molte ragioni per stare in crisi di fede. Un’idea diffusa è credere in Cristo, ma rifiutare la sua comunità, la Chiesa, quasi fosse un tradimento del Vangelo.
Niente di nuovo sotto il sole: è la posizione di alcuni teologi di un secolo fa (esempio: Barth e Bultmann). Se non che, Gesù ha amato gli apostoli, fragili almeno quanto l’attuale gerarchia, e ha salvato gli uomini anche attraverso la loro debole azione (Gv 13,20; Mt 10,40; 1Cor 1,21).
Personalmente capisco che vescovi e preti diano scandalo, ma da parte mia non abbandonerò mai la Chiesa perché da essa ricevo i sacramenti, il volto, e il perdono di Cristo.
Tanto più che in questo Patriarca mi sembra di vedere un esempio di fede, mitezza e umiltà. Accoglierlo con gioia significa accogliere lo stile di Dio che salva alla maniera umana: la sua grazia è mediata secondo la fragilità della natura e della storia, ma sostenuta dallo Spirito Santo. Lasciamo stare le spine delle fragilità umane e cogliamo i frutti dell’azione divina.
don Gianni Antoniazzi