Una Comunità di cristiani
Inserito il 21 Aprile 2013 alle ore 07:59 da Don Gianni AntoniazziMercoledì e giovedì prossimi, ad Asolo, ci sarà l’incontro per la comunità educante. è necessario che il parroco ricordi i lineamenti della parrocchia per la quale lavoriamo.
La parrocchia non è una setta. Vi partecipano coloro che accolgono la proposta del Vangelo, si legano a Cristo e mettono in pratica il suo comando d’amore al fratello, cominciando dal vicino e famigliare. Ma Dio guarda anche lontano e coloro che pensano di essere distanti vanno in qualche modo tenuti presenti nelle scelte pastorali.
Lo riconosco: ogni parrocchia ha bisogno anche di gruppi che si trovino e mantengano vivo il fuoco della fede. Svolgono un servizio prezioso e insostituibile. Quando una persona entra in chiesa avverte una fede viva perché vede i chierichetti sull’altare, gli scout in uniforme, i ragazzi della catechesi e i giovani sui loro banchi. Nati a servizio della comunità i gruppi la sostengono quasi come uno scheletro il corpo. Bisogna però prestare attenzione perché negli anni si rischia di confondere la comunità con la somma dei gruppi. Mentre bisogna ricordare che l’unica famiglia di Dio ha confini ben più vasti dei nostri orizzonti. Il pastore del gregge non può lasciarsi avvolgere solo dal pensiero dell’uno o dell’altro gruppo, movimento o associazione, e neppure dalla sola catechesi. Deve pensare a tutti, anche a coloro che lo rifiutano. Aver cura di ogni persona è l’unico modo per restare di Cristo. Diversamente facciamo delle nostre idee il punto di salvezza e rendiamo vana la Croce.
don Gianni