Dicono che i divorziati siano esclusi
Inserito il 25 Agosto 2013 alle ore 08:00 da Don Gianni Antoniazzi(16 agosto 2013) «Caro don Gianni ho scritto al Papa e mi ha fatto rispondere. Sono felice». Sono parole di una divorziata e col suo consenso pubblico i testi. La Chiesa non abbandona i divorziati.
Gent.mo papa Francesco, sono la mamma di una bella ragazza, schizofrenica da molto tempo: era la festa del papà e all’improvviso mia figlia ha sentito le voci, ha avuto deliri e allucinazioni. Da allora abbiamo faticato molto tutte e due. Non Le scrivo per questo, ma solo perché mia figlia ama andare in chiesa. E ci andrebbe di più. E vorrebbe che io andassi con lei. E che facessi la comunione. Ma io non posso. Sono divorziata da suo padre. Quando tempo fa mi sono confessata in un paesino di montagna, il parroco mi ha detto che per lui la comunione la potevo fare, tanto non mi conosceva nessuno. Ma quando mi sono confessata a Padova, il frate non mi ha dato l’assoluzione perché convivevo con un uomo. Sono molto devota a Madre Teresa di Calcutta… Ho accettato molto e ho fatto tante cose soprattutto per gli altri. Adesso mi piacerebbe poter affiancarmi a mia figlia nel sacramento dell’Eucarestia. Questa mia lettera è solo una riflessione sulla sua frase detta in aereo al ritorno dal Brasile sui divorziati. Nient’altro. lo non voglio certamente risposarmi. Lei è un bel Papa. Mi ricorda quello che mi ha cresimato quando sono arrivata dalla Francia: papa Giovanni. La ringrazio e Le auguro ogni bene.
Lettera firmata
Gentile Signora, con recente lettera, Ella ha voluto esprimere al Santo Padre Francesco devoti sentimenti e, presentando alcune considerazioni circa la propria vicenda matrimoniale, ha manifestato un particolare desiderio. Il Sommo Pontefice, grato per il gesto cortese, invoca la luce dello Spirito Santo per una continua ricerca del bene e della verità e, mentre chiede una preghiera per Lui e per il Suo servizio alla Chiesa, di cuore Le imparte la Benedizione Apostolica, volentieri estendendola a sua figlia e alle persone care. Per quanto riguarda la questione da Lei evocata, suggerisco di rivolgersi con fiducia ad un sacerdote al fine di avere ogni utile chiarimento in merito ed essere guidata ad accogliere le disposizioni della Chiesa in proposito. Con sensi di distinta stima.
Mons. Peter B. Wells, assessore
- La gente dice che i divorziati sono esclusi dalla Chiesa. Di fatto il Vaticano trasmette la benedizione del Papa e manifesta sensi di stima. Mi sembra una Chiesa molto materna e preoccupata di accogliere.
- La risposta è precisa: bisogna usare il rapporto personale per indicare la linea da seguire. A livello generale la Chiesa infatti desidera restare una maestra che indica linee comuni a tutti, soprattutto per le scelte dei più giovani. A livello personale è sempre stata una madre che cerca le strade adatte a consolare i propri figli.
- Prendo atto di un fatto: una volta c’erano confessori che avevano la fama di essere indulgenti. Oggi sembrano i più rigidi.
- Riconosco bene che Papa Bergoglio fa correre la Chiesa incontro alla gente e mi fa piacere. Questa lettera delicata e serena è però indipendente dal ruolo immediato del Pontefice. Da molto tempo, dunque, la Chiesa cerca il modo giusto per esprimere l’amore di Dio verso tutti, anche per chi ha avuto ferite negli affetti.