Il blog di Carpenedo

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La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

La preghiera non è la magia degli incapaci

Inserito il 15 Agosto 2013 alle ore 08:00 da Don Gianni Antoniazzi

Giovedì 15 Agosto la chiesa celebra Maria Assunta in Gloria. È la fine ordinaria di una vita straordinaria. Fu una donna in continuo ascolto di Dio.

Nel contesto dell’Assunta rifletto sulla preghiera di Maria. Tante volte il Vangelo la coglie in silenzio, mentre riflette sui fatti e sulle parole ascoltate. In passato ci hanno abituato ad una preghiera fatta di lunghe parole: io stesso educo i ragazzi alle preghiere della tradizione cristiana e, convinto, chiedo alle famiglie di recitarle mattina e sera. Questo momento è come il letto di un fiume nel quale la nostra anima è condotta ad ascoltare Dio.

La nostra fede però nasce non dalle nostre parole, ma dall’ascolto (fides ex auditu) e Maria ne è l’esempio principe. La preghiera non è anzitutto una continua ripetizione di un linguaggio fonetico: è entrare in intimità con Dio. E lo si fa perché Dio per primo parla e noi, suoi servi, ascoltiamo (vedi l’esperienza del piccolo Samuele). Sarebbe interessante fare un’analisi della Scrittura divina: quante volte Dio comanda di pregare e quante Lui prega noi. Prevale certamente il secondo caso. La preghiera è ascoltare Dio che ci domanda di scegliere la vita e l’amore. Troppo spesso, al contrario, abbiamo ridotto la preghiera cristiana ad un atteggiamento arrogante, quasi a dire: ora ascolta, Signore, perché parla il tuo servo. Giovanni descrive Dio con queste parole: in principio era il Logos, la Parola. Se dovessimo parlare dell’uomo dovremmo invece dire: in principio è l’ascolto. Ciascuno poi scelga il mezzo per pregare che più gli corrisponde.

Da parte mia, sempre più sono legato alla S. Messa e alla preghiera del Breviario. Comunque sia, il frutto sarà la carità fraterna, non l’arroganza e il rancore; la pace profonda, come mi ha fatto ben notare una signora in questi giorni, non la soluzione ad ogni problema. Nella preghiera si rafforza la nostra responsabilità: Dio ci tratta da uomini, non da burattini. Queste cose Maria ha vissuto.

don Gianni

Una replica to “La preghiera non è la magia degli incapaci”

  1. Commento numero 1 di plinio borghi

    Caro don, non ho capito perché hai definito quella di Maria una fine ordinaria. Se è stata assunta, dogma della fede, mi sembra una fine straordinaria per una vita straordinaria come la sua. O sbaglio?