L’annuncio del Regno…
Inserito il 26 Gennaio 2014 alle ore 12:48 da Plinio BorghiL’annuncio del Regno è contemplato nel terzo dei misteri della luce, inseriti nella recita del Rosario da Giovanni Paolo II e che comprendono appunto le parti intermedie fra i periodi forti. Nei primi due misteri si contemplano il battesimo ed il miracolo alle nozze di Cana, negli ultimi due la trasfigurazione sul Tabor e l’istituzione dell’Eucarestia; nel terzo la predicazione della lieta novella (accompagnata dai segni), che inizia proprio da oggi, dove prima e terza lettura prendono spunto dalla profezia di Isaia, quando parla di “grande luce” apparsa nella terre di Zabulon e di Neftali, che erano oppresse dalle tenebre. Bene ha fatto allora il Pontefice ad aggiungere ai gruppi di misteri che affrontavano solo i tempi forti e la resurrezione col suo epilogo pure questo aspetto, il quale, analogamente agli altri, non è relegato alla storia, ma si perpetua nella storia della salvezza, che ci coinvolge ancora oggi e continuerà a farlo finché non sarà conclusa l’avventura dell’uomo sulla terra. Se così non fosse, le sacre scritture avrebbero perso da lunga pezza la loro attualità. Anche di questi tempi le tenebre fanno del loro meglio per offuscare la luce e lo fanno in mille modi e per mezzo di mille inganni, molti dei quali si insinuano attraverso il relativismo, il permissivismo, il modernismo, ecc., nel tentativo di far passare per normale evoluzione le storture di questo mondo. Uno dei veicoli più praticati che usano per prevalere è la divisione al nostro interno e non a caso ogni anno abbiamo dedicato il periodo appena trascorso alla preghiera per l’unità dei cristiani: non sono stati annunciati regni diversi o differenziati, ma un unico Regno per tutti. Lo ribadisce S. Paolo proprio oggi: “Siate in perfetta unione di pensiero e di sentire.. E’ forse diviso il Cristo?”, nel nome del quale tutti siamo stati battezzati. Un altro veicolo è l’odio verso chi pratica altre strade alla ricerca della verità: ebrei e musulmani ne sono i principali destinatari. Infine il veicolo dell’esclusivismo, la pretesa di appropriarsi della verità e di averla solo noi in tasca. Per queste tenebre c’è ancora bisogno di una “grande luce”, che ci viene solo dal Vangelo, nella certezza e con la forza che ci derivano da quel che disse Gesù stesso: non prevarranno.