Alcuni dati che spaventano
Inserito il 24 Agosto 2014 alle ore 08:00 da Don Gianni AntoniazziQualche settimana fa è arrivato l’ennesimo bilancio di un’Italia in via di estinzione: nel 2013 sono nati 514mila bambini, record negativo degli ultimi 150 anni.
L’Italia non ha mai avuto così poche nascite dal tempo dell’unità nazionale: l’Istat conferma che nel 2013 abbiamo toccato il fondo.
Il dato tiene conto anche delle famiglie immigrate e nemmeno la loro presenza risolleva la situazione. La prospettiva futura spaventa ancor di più: potremmo assistere ad un crollo, visto il ridotto numero di persone in età fertile, con conseguenze, per esempio, nell’equilibrio previdenziale e sanitario.
Molti danno colpa alla crisi. Eppure negli anni 60, in un clima ben più austero, abbiamo avuto il boom demografico. Qualche altro punta il dito contro gli scarsi servizi per neonati, ma in passato non c’erano sicuramente più asili, parchi giochi o altre forme di assistenza ai piccoli.
A mio parere le considerazioni sociali ed economiche, che pure hanno importanza, non sono decisive. Il libro dell’Esodo ci ricorda che Israele si moltiplicò proprio quando il Faraone lo colpì più duramente. Nella striscia di Gaza, per dirne una, pur sotto le bombe, nascono 5 volte più bambini che da noi: in quel luogo l’età media è di 18 anni, mentre da noi di 40!
A mio parere siamo diventati nazione stanca, senza speranza per l’avvenire e senza voglia di sacrifico. Siamo egoisti e dare la vita per i figli non ci interessa più. Crediamo sia meglio badare a se stessi, goderci il tempo, liberi da vincoli e imprevisti.
Anche in questo caso, il Vangelo sarebbe una forza nuova, del tutto efficace e convincente.
don Gianni