Mostrare i muscoli…
Inserito il 24 Agosto 2014 alle ore 12:56 da Plinio BorghiMostrare i muscoli è una tendenza innata nel mondo animale e chi si informa anche episodicamente sul comportamento di taluni esemplari non può che darne atto, soprattutto con riferimento alla stagione degli amori o alla scalata per la guida del branco. In tutti è un fatto istintivo, presieduto dall’interesse primario della tutela e della continuità della specie. Noi umani non facciamo eccezione a questa pulsione, che dovremmo tuttavia temperare con l’uso della ragione della quale siamo dotati, anche perché avremmo ben altri mezzi di salvaguardia e lo scontro non aiuta la continuità della specie, ma contribuisce semmai a distruggerla. Tuttavia, a guardarci attorno e senza rinvangare la storia, non sembra proprio che facciamo tanto buon uso di questa grande differenza di cui ci vantiamo, né fra di noi né in definitiva verso la natura stessa, la quale continua invece (e invano) ad insegnarci tante cose utili. Non passa giorno, infatti, che non giunga notizia di sfide (la questione Russia e Ucraina, Israele e Palestinesi, ecc.), minacce reciproche (es. embarghi e conseguenti ritorsioni) e aggressioni a sfondo politico-religioso come quella in atto in Iraq e in Nigeria, senza contare i moti di guerra civile interni ai singoli paesi. Sanno tutti, vuoi per ragioni storiche, vuoi per evoluzione culturale e non da ultimo per i livelli raggiunti dalla tecnologia, che ci aggiornano in contemporanea su tutto quanto sta accadendo nel mondo, che gli scontri di qualsiasi natura sono perfettamente inutili, però poi si cede alla provocazione non appena qualcuno mostra per primo i muscoli. Se fossimo altrettanto solerti nel manifestare la nostra fede nei suoi reali aspetti, neutralizzeremmo molte più provocazioni e demoliremmo molti più avversari e sopraffazioni. Ma tant’è, anche il non far un uso corretto dei doni che abbiamo ricevuto è un po’ innato nel genere umano. Da tutte e tre le letture della liturgia di oggi ci arrivano segnali in tal senso e in particolare nel vangelo all’irruente e buon Pietro, che ci consegna una lezione di fede, Gesù cosa risponde? “Beato sei tu, perché né la carne né il sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli”. Ecco il riscontro del dono da anteporre ai nostri istinti! Lo conferma ancora Gesù un attimo dopo: “Su questa pietra edificherò la mia Chiesa”. Ogni altra base e ogni diverso fondamento provocheranno il crollo di tutto quello che noi pensiamo di costruirci sopra.