Serve tanto sale a questa terra
Inserito il 3 Agosto 2014 alle ore 08:03 da Don Gianni AntoniazziIl sale purifica, feconda la terra, preserva dalla corruzione, dà sapore, è salario. In mezzo alla gente noi cristiani siamo responsabili di dare vita alla società.
Ormai sono gravi i segni di decadenza. Da una parte la crisi di tante famiglie e dall’altra il barbiere del Senato prende oltre 11.300 euro al mese. In giro per i monti basta dire che siamo veneziani e la gente sorride della nostra situazione. L’Italia è dietro Spagna e Grecia nelle riforme e sembra non giungere a nulla. Come sempre: la lista sarebbe fin troppo lunga.
Eppure i nostri giovani sono “pasta buona” e nei campi di Gosaldo l’abbiamo visto bene. Avrebbero diritto a trovare qualche opportunità per il futuro.
Perché qualcosa cambi noi cristiani dobbiamo tornare ad essere “sale della terra”.
Nessuna protesta o condanna: il sale è legato al terreno. Piuttosto è necessaria l’umile capacità di riconoscerci peccatori noi per primi, in continua conversione: gli altri cambieranno con noi.
Nessuna presunzione di superiorità: il sale sta dentro la realtà. Semmai dobbiamo condividere i pesi di questo momento tanto difficile. Capaci di dialogo: non di una dialettica raffinata ma di comprendere le parole dell’altro anche oltre le sue capacità di espressione. Unico modo per diventare sale è salire sulla croce, non imporla agli altri.
Senza questo passo umile e fecondo perderemo il sapore e saranno per noi le parole del Vangelo: a nulla serviremo che ad essere calpestati.
don Gianni