Le “chiacchiere” del Papa
Inserito il 3 Settembre 2014 alle ore 17:22 da Don Gianni AntoniazziApro con le parole di Papa Francesco, pronunciate all’udienza generale di mercoledì 27 agosto, in piazza San Pietro. Ci aiutano nel nuovo Anno pastorale.
Nella sua ultima udienza del mercoledì, Papa Francesco ha pronunciato parole preziose. Ha citato la bibbia e ha detto: “Gesù ha pregato tanto per l’unità dei discepoli e lo ha fatto quando stava per offrire la sua vita per noi” (Gv 17 e 11.21-23).
Ha aggiunto: “gli Atti degli Apostoli ci ricordano che i primi cristiani avevano un cuore solo e un’anima sola” (At 4, 32). E subito ha dedicato la sua attenzione alle parrocchie, che devono diventare “luoghi di condivisione e di comunione”, mentre “sono tristemente segnate da invidie, gelosie, antipatie: le chiacchiere sono alla portata di tutti”. Ha continuato: “quanto si chiacchiera nelle parrocchie! Questo non è buono.Ad esempio, quando uno viene eletto presidente di quella associazione, si chiacchiera contro di lui. E se quell’altra viene eletta presidente della catechesi, le altre chiacchierano contro di lei. Ma, questa non è la Chiesa. Questo non dobbiamo farlo!”. E il Papa aggiunge un altro esempio: “Una volta, nella Diocesi che avevo prima, ho sentito un commento interessante e bello. Si parlava di un’anziana che per tutta la vita aveva lavorato in parrocchia: «Questa donna non ha mai sparlato, mai ha chiacchierato, era sempre un sorriso». Una donna così può essere canonizzata domani! Questo è un bell’esempio”.
Infine conclude: “Dobbiamo fare seriamente un esame di coscienza. In una comunità cristiana, la divisione è uno dei peccati più gravi, perché la rende segno non dell’opera di Dio, ma dell’opera del diavolo, il quale è per definizione colui che separa, che rovina i rapporti, che insinua pregiudizi… La divisione in una comunità cristiana, sia essa una scuola, una parrocchia, o un’associazione, è un peccato gravissimo, perché è opera del diavolo. Dio, invece, vuole che cresciamo nella capacità di accoglierci, di perdonarci e di volerci bene, per assomigliare sempre di più a Lui che è comunione e amore”.
Direi che non ci sono parole migliori per cominciare quest’anno di cammino insieme.
don Gianni