Lettera aperta del 7 dicembre 2014
Inserito il 5 Dicembre 2014 alle ore 19:41 da Redazione CarpinetumPubblicata lettera aperta del 7/12/2014. Aspettiamo i vostri commenti in email o direttamente sul blog.
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IL DUBBIO DI UN CREDENTE
Ho visto che Antonio nell’ultima Lettera Aperta è arrivato a dire “basta con i dubbi, abbandoniamoci….”. Ma il dubbio è fondamento della fede, se non avessimo dubbi avremmo solo certezze. E se avessimo solo certezze, come potremmo allora vivere, pensare, desiderare secondo una tabella? (Dostoevskij) Come potrebbe essere certo ciò che non è evidente? Come potremmo conoscere ciò che è mistero? Con la fede si conferisce il carattere di verità, di evidenza a ciò che è creduto. Ma qual’è il fondamento di questa verità se non colui che la crede, che la tiene per vera? ” L’uomo non è che una canna pensante. Fragile ma più nobile dell’universo perchè sa di morire e conosce la superiorità dell’universo su di lui; l’universo invece non ne sa niente.”(B. Pascal) Siamo costretti a dare un senso alla vita perchè siamo consapevoli della nostra condizione, per vivere abbiamo bisogno di distogliere lo sguardo dalla verità. Parliamoci chiaro, che cosa è più evidente se non il fatto che la realtà è diveniente? Tutto scorre, diceva Eraclito. Che cosa possiamo trovare di infinito o di eterno nella nostra esperienza? Siamo mortali e in qualche modo ci dobbiamo salvare aggrappandoci a qualche fondamento, verità. Chiediamoci perchè siamo persone equilibrate, serene, ottimiste e speranzose, guardiamo cosa c’è sotto ai nostri piedi e che ci sostiene. Ciò che ci sostiene è ciò che ci permette di vivere e che ci tiene lontani dalla disperazione e dall’angoscia. Qual’e’ la verità dunque, è quella che ci permette di vivere oppure quella dalla quale ci dobbiamo salvare? Forse è meglio il rimedio: “basta con i dubbi, abbandoniamoci….”