Il blog di Carpenedo

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La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

La questione per la Vita

Inserito il 22 Luglio 2015 alle ore 18:48 da Don Gianni Antoniazzi

Si discute a lungo se accogliere forme di famiglia diverse da quella tradizionale. Noi cristiani abbiamo a cuore la vita, ma qui la società, nel suo complesso, sembra stanca.

Qual è il problema della vita nel nostro paese? Si tratta di togliere i libri gender? Si tratta di vietare i matrimoni fra omosessuali? No cari amici: si tratta anzitutto di guardare la realtà nel suo insieme senza continuare a discutere di dettagli. Le questioni ricordate sopra riguardano sì e no un abitante su 1.000. Altri paesi in Europa hanno già accolto le nuove forme di famiglia e le hanno regolate. Noi italiani non abbiamo ancora fatto questo passo (concordo!). Eppure bisogna avere il coraggio di riconoscere che le nazioni, apparentemente più lontane di noi dai valori tradizionali, hanno una natalità ben superiore alla nostra. E noi ci stiamo estinguendo mentre filosofeggiamo.

L’ostacolo alla vita non sono le forme di famiglia diverse dalla tradizione. Magari, basterebbe poco per porre rimedio. La questione è ben più vasta. Stiamo qui a filtrare le pagliuzze e intanto ingoiamo il cammello di una realtà durissima: i nostri giovani non hanno più figli. Nonostante l’ingresso di immigrati stia arginando il buco anagrafico, noi, in quanto stirpe di italiani, non ci riproduciamo più. Quando un popolo non ha più speranza lascia il passo ad altre civiltà più fresche. Dov’è il problema? È sempre successo così anche in passato.

Il nostro popolo sta morendo, ma viva Dio chiamiamo le cose col loro nome: questo non avviene per quattro scalmanati che rivendicano il matrimonio gay, ma per i 4.000.000 e più di giovani che potrebbero mettere al mondo dei figli e non lo fanno. Non ci sono condizioni opportune, si dice. Eppure questo momento non è peggiore della fine della seconda guerra mondiale. Eppure i nostri nonni han messo al mondo dei figli mentre a noi importa solo l’ultimo cellulare, la vacanza di pregio, e poco altro ancora. La mancanza di vita è nel seno della nostra vita di cristiani. Da noi ripartiamo a costruire.

don Gianni

Una replica to “La questione per la Vita”

  1. Commento numero 1 di mara

    Gentile don Gianni, sono d’accordo con lei per quanto riguarda l’incapacità dei nostri giovani di procreare, ma pur non volendo assolverli completamente dico che non è colpa loro, perchè chi tira le fila del potere ha guidato le loro azioni.
    Purtroppo sono decenni che alla società sono proposti modelli nichilisti in cui prevalgono valori contrari alla vita e alla famiglia a cominciare dal divorzio, femminismo, aborto, eutanasia, convivenza, omosessualismo/genderismo. Nella società attuale la famiglia è vista come un ostacolo alla propria libertà, figuriamoci la maternità che è presentata come una condanna al sacrificio di sè e alla non realizzazione professionale e sociale. I giovani, ma anche quelli un po’ meno giovani, sono vittime di questa ‘cultura’ dalla quale non hanno armi per difendersi.