Il blog di Carpenedo

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La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

La trave e la pagliuzza

Inserito il 26 Agosto 2015 alle ore 16:57 da Don Gianni Antoniazzi

Ha ragione il Vangelo: tante volte chi vuol togliere la pagliuzza al fratello ha una trave nel proprio occhio. Un proverbio sardo usa parole colorite: “Su cacàtu si nde ridet de su pissiàtu”.

Elton John se l’è presa col Sindaco di Venezia che ha ritirato i racconti gender dalle scuole: «La meravigliosa Venezia sta indubbiamente affondando, ma non tanto rapidamente quanto il bifolco e bigotto Brugnaro».

Non si possono trattare argomenti così complessi per slogan. La vita chiede di essere compresa con preparazione, tempo e pazienza. Qui spendo una parola sul modo di questo intervento.

Primo: mi sarei rivolto al Sindaco con più riguardo. È stato eletto liberamente. Dare del “bifolco” a lui è offendere i veneziani.

Secondo: come puoi chiedere rispetto per le tue diversità se già mentre parli offendi chi la pensa in modo difforme da te? Otteniamo stima se noi  per primi abbiamo attenzione per gli altri.

Terzo: mi pare manchi il buon senso. Nella Corona e nel Parlamento d’Inghilterra non sono mancati gli scandali. Un inglese potrebbe essere più umile nel giudizio del Sindaco veneziano.

Ancora. Elton John ha dato visibilità mondiale e gratuita a Brugnaro in tutti i canali di comunicazione. Il suo gesto non pare proprio un atto di furbizia.

Detto questo vengo ai testi gender in questione. Se si fosse usata più prudenza al momento di proporli e altrettanta quando è stato deciso di toglierli forse oggi avremmo la possibilità di discutere più serenamente. Venezia in passato è stata città capace di dialogo (soprattutto a Oriente). Abbiamo perso questa dote? Questa fragilità è una pagliuzza fastidiosa che disturba la nostra vista. Vediamo di ricuperare i nostri talenti di saggezza ed equilibrio. È per il futuro di tutti.

don Gianni

Una replica to “La trave e la pagliuzza”

  1. Commento numero 1 di mara

    Gentile don Gianni, concordo con quanto scrive, ma si tratta di una vera ideologia e i toni sono sempre alti soprattutto da parte di chi si ritiene la parte debole ed indifesa, che in realtà è ben sostenuta mediaticamente ed economicamente da gruppi di potere.