Il blog di Carpenedo

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La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

Imparare a mollare l’arco

Inserito il 2 Settembre 2015 alle ore 16:34 da Don Gianni Antoniazzi

Mi permetto anch’io di commentare le ferie del sindaco Marino che se ne sta ai Caraibi anche quando il suo Comune, Roma, vive situazioni delicate

Il sindaco di Roma, Marino, va in ferie ogni mese e mezzo e, per coincidenza, è riuscito a mancare dalla città ogni volta che nel Comune vi sono stati scandali, tensioni, omicidi eccellenti, situazioni di fatica.

A inizio ‘900 quasi non si sapeva cosa fossero le vacanze. Si era abituati a lavorare senza diventare matti fino in fondo. A noi manca questo ritmo sereno: un arco troppo teso non tira la freccia, ma si spezza. Un lavoro troppo intenso ci toglie il gusto per quel che facciamo e ci obbliga a scappare spesso dai doveri.

Il riposo viene da un cuore sereno mentre la rabbia ci mantiene in tensione. Vacanza è ritrovare pace con se stessi e le persone care. Nulla rigenera più che il perdono. Si dice che il sindaco di Roma resti in ferie per scrivere un libro sugli sbagli altrui: ebbene sia chiaro che tanta irritazione toglie energia, non conferisce riposo. Si torna più tesi di prima.

Ancora: si è sereni quando ogni cosa è al suo posto. Non si può fare un mutuo per andare in ferie (tra l’altro eviterei di portare sempre i soldi all’estero: in Italia abbiamo opere splendide). I debiti ci appesantiscono più di quanto ci rilassi la spiaggia dei Caraibi.

Da ultimo: un mese di ferie è un lusso per pochi. Senna, campione di Formula 1, lo faceva ogni anno. Ma prima di partire aveva vinto il campionato mondiale e quando tornava era sempre un secondo più veloce degli altri. Chi si prende un mese di vacanza dev’essere certo delle propri doti e altrettanto sicuro di non trovarsi rimpiazzato di fatto al suo ritorno.

don Gianni

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