Il blog di Carpenedo

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La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

Ogni azione ha un ritorno…

Inserito il 31 Gennaio 2016 alle ore 11:48 da Plinio Borghi

Ogni azione ha un ritorno. Ciò vale per i risparmi e gli investimenti, come per la fisica (il famoso principio di newtoniana memoria: ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria). Idem nei campi sociale, morale e religioso, sebbene con risvolti e parametri diversi, specie se nella proiezione includiamo la nuova vita che ci attende dopo la morte fisica. Il Vangelo abbonda di riferimenti in tal senso e in questi giorni la liturgia ci presenta tre spaccati significativi. Il primo è quel meraviglioso inno alla carità che ci offre San Paolo nella seconda lettura di oggi. Vale la pena di portarsi a casa il foglietto della domenica e di rileggerselo con calma: pura poesia ed esemplare lezione di vita. Qui il ritorno è ad ampio spettro: già ora se ne ricava carica sufficiente e nella vita eterna una ricompensa centupla. C’è poi il vangelo del “nemo propheta in patria”, tipica azione provocatoria, culminata col tentativo di gettare il Maestro dalla rupe. D’altra parte Gesù l’ha sempre detto di essere segno di contraddizione e che se vivremo della sua Parola andremo incontro a consistenti e a volte letali ostacoli. Ai suoi concittadini non andava giù che il figlio del falegname del paese venisse ad impartire loro lezioni, men che meno proclamandosi l’atteso Messia. Lui lo sapeva e li ha provocati, spiattellando la continuità del loro atteggiamento fin dal tempo dei profeti. Non era ancora la sua ora e si è eclissato, ma non se la sono messa via e, al momento opportuno, gliel’hanno fatta pagare. Peccato che la contromossa (la Resurrezione) li abbia definitivamente spiazzati. Il terzo spaccato sarà il due febbraio, festa della Candelora, quando Gesù verrà presentato al tempio e Simeone, prendendolo in braccio, proromperà in quel famoso canto: “Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza”. Ebbene, le antifone di quel giorno sottolineano più volte: “Senex puerum portabat, puer autem senem regebat” e cioè il vecchio portava il bambino, invece era il bambino che reggeva il vecchio. Un’azione con ritorno immediato. Estendendone il significato ai giorni nostri, magari comprendessimo tutti il vantaggio di questo interscambio generazionale, il tornaconto dell’interazione fra i vecchi, che hanno molto da dare al nuovo che avanza, autostima in primis, e i giovani, cui conviene trarne frutto  e valorizzare le loro radici! Prendiamone diligentemente nota!

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