Il blog di Carpenedo

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La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

Unità dei cristiani

Inserito il 20 Gennaio 2016 alle ore 19:32 da Don Gianni Antoniazzi

Dal 18 al 25 gennaio è in corso la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. In parrocchia c’è un cammino fraterno: c’è affetto per gli adulti (badanti soprattutto) e accoglienza per i giovanissimi

Qui vogliamo bene ai fratelli cristiani, anche di altre confessioni. In patronato sono accolti ragazzi e bambini senza alcuna discriminazione. C’è gratitudine e rispetto per le badanti, di solito ortodosse. Nel servizio di carità non facciamo differenze, come pure nel nostro asilo tutti stanno sullo stesso piano. La Fondazione Carpinetum è stabilmente legata a sua Eccellenza il Patriarca copto d’Europa, il vescovo Kyrillos, col quale si è costruita la chiesa in via Orlanda e si favorisce un seminario subito dietro.

Cominciano ad essere più numerosi i casi di famiglie con genitori di diverse confessioni cristiane che domandano il battesimo per i figli a Carpenedo, trovando sempre piena accoglienza. Un affetto vero fra cristiani c’è.

L’unione visibile fra le Chiese cristiane, cattolica, ortodossa, luterana e anglicana, è un percorso più lungo. Negli anni ’70 sembrava un traguardo a portata di mano, ma si sa che quelle erano riflessioni fatte “un tanto al chilo”. Ancor oggi, talora, al Santo Sepolcro di Gerusalemme i nostri mitissimi fraticelli francescani se le danno di santa ragione con gli ortodossi e questo la dice lunga, più di tante argomentazioni teologiche, sulla distanza ancora ampia. Pace. Ci si è resi conto che la realtà è più complessa delle idee.

C’è da smaltire tutta la rabbia accumulata nei secoli di tensione e convertirsi al Vangelo. Papa Francesco ha continuato il cammino energico del predecessore. Soprattutto con gli ortodossi ha costruito un legame maggiore. Diventato pontefice, si è chiamato Vescovo di Roma, non ha ribadito un ruolo mondiale. Anzi, ha riconosciuto le Chiese orientali, tanto che il Patriarca Bartolomeo dice che solo ora gli ortodossi non hanno più paura di Roma.

Per continuare a lavorare insieme sarebbe intanto sufficiente rafforzare il nostro impegno nel patronato, nel dopo scuola e nell’accoglienza, anche alla S. Messa, delle badanti che accompagnano alla preghiera gli ammalati.

don Gianni

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