Le palme e l’asino
Inserito il 9 Marzo 2016 alle ore 20:00 da Don Gianni AntoniazziLa Festa delle Palme sembra un trionfo. Gesù però non entra a Gerusalemme in groppa ad un cavallo da guerra, ma in sella ad un asino, segno di umiltà e servizio. Questa è per lui la gloria
Domenica prossima, 20 marzo, con la celebrazione delle Palme inizia la Settimana Santa. I Vangeli danno rilievo all’asino usato da Gesù per il suo ingresso in Gerusalemme.
Nella cultura del tempo era l’animale del servizio. Anche in italiano conserva la caratteristica di portare la “soma”, cioè il peso, da cui la parola somaro. Gesù sceglie quell’animale e non un cavallo possente perché è venuto a lavare i piedi dell’uomo, le sue fragilità: sulla Croce porta i pesi della nostra disumanità.
Caratteristica prima di Dio è l’amore e amare significa servire. L’antico Testamento aveva usato anche altre immagini. Per esempio: Dio è un’aquila che veglia la nidiata. Gesù preferisce sempre indicazioni più umili: il Padre è una chioccia che protegge i pulcini.
Il Vangelo ricorda due particolari del somaro delle Palme. Anzitutto è legato. Segno del nostro servizio, bloccato per paura di perdere qualcosa. E poi nessuno vi è mai salito sopra perché gli uomini preferiscono la maestà dei cavalli. È il tempo giusto per cambiare logica, sia per la Chiesa sia per il mondo.
don Gianni