Monastero in difficoltà
Inserito il 6 Luglio 2016 alle ore 15:39 da Don Gianni AntoniazziIl monastero di clausura occupa un ampio spazio a Carpenedo: sia nella fede che nella storia della comunità. Ci ha sostenuti con la preghiera e l’esempio. Ora sembra in difficoltà
Alcuni parlano di difficoltà al monastero di clausura “S. Maria Addolorata” di Carpenedo. La notizia si diffonde ed è giusto precisarne i limiti. Cinque anni fa le monache, Serve di Maria Eremitane Scalze, erano 8. Due sono morte e 2 sono state ricoverate già da tempo.
Ne erano rimaste dunque 4. Suor Maria Francesca, badessa, Madre Superiora, da qualche tempo è ricoverata al centro Nazareth per difficoltà di deambulazione. Anche Suor Maria Gioacchina, cuoca, è caduta e non si è più ripresa. È stata lei pure ricoverata al Nazareth.
Suor Maria Pia, Madre Vicaria, avanti negli anni, andrà forse a Roma dove ha fatto il noviziato. Suor Maria Elisabetta, anch’essa di età avanzata, potrebbe andare invece a Verona, dove ha trascorso la giovinezza. Le ultime due, ancora presenti in monastero, sono supportate da una monaca di Verona che, a rotazione con altre, permette in qualche modo la sussistenza della comunità monastica. In questo modo però non ci sono i presupposti perché la comunità monastica possa continuare.
Si pensava di attendere il Capitolo dei Servi di Maria e a gennaio 2017 prendere qualche decisione. È chiaro però che, stando così le cose, i tempi potrebbero essere anche più rapidi. Questo scriviamo visto il grande numero di persone della comunità cristiana legate alle nostre care monache e per chiarezza verso chi avesse qualche cosa da aggiungere. Se vi saranno sviluppi torneremo sull’argomento. Le monache hanno tanto pregato per noi, sosteniamole ora noi con la preghiera.
don Gianni
Nota della redazione: su lettera aperta del 10 luglio 2016 pubblichiamo approfondimenti circa la storia del Monastero e le prospettive in caso di chiusura.