Il valore di un saluto
Inserito il 28 Settembre 2016 alle ore 16:35 da Don Gianni AntoniazziStringiamo legami su Facebook, ma non scambiamo il saluto per la strada, come adolescenti che scrivono il proprio amore sugli sms e non rivolgono un sorriso incrociando la persona amata
Un saluto vale molto: indica un legame, offre serenità, mostra amicizia, dà conforto e fraternità. Nei sentieri di montagna ci si saluta con passione, ma in città ci contentiamo di un timido cenno di capo. “Ciao” è parola conosciuta in tutto il mondo (viene dal nostro s’ciavo) e proprio noi fatichiamo a salutarci. Il Vangelo di salvezza inizia col saluto dell’Angelo a Maria: ave (xαῖρε) “salute”, e si conclude con shalom “pace”, il saluto del Risorto nel cenacolo. Gesù raccomanda ai suoi di salutare le famiglie: “Pace a questa casa” (Lc 10,5) e Maria si mette a servizio di Elisabetta con un saluto che la fa danzare di gioia. Oramai ci siamo abituati a vivere da estranei: in bus, in sala d’attesa, al mercato, quando camminiamo in centro stiamo gli uni accanto agli altri da forestieri. Io per primo faccio fatica a ricordare i nomi e talora sono così sopra pensiero da dimenticare un buongiorno a chi incontro. Chiedo scusa.
Invito me stesso e chi legge a fare un passo di coraggio e a porgere per primo il saluto. Ne guadagneremo in vitalità.
don Gianni