Il blog di Carpenedo

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La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

Vivere il tempo presente

Inserito il 8 Marzo 2017 alle ore 20:23 da Don Gianni Antoniazzi

Per il Vangelo il tempo è il talento che si moltiplica quando viene donato. Perder tempo “a chi più sa, più spiace”, ricorda Dante. “Non sprecarlo – ripeteva Steve Jobs – “vivendo la vita di altri”

Un racconto ebraico narra che Dio voleva fare all’uomo il dono immenso del “tempo presente”. Chiede dunque al suo angelo di portare il regalo in terra. Quello gira il pianeta e torna dal creatore col dono in mano. “Perché non l’hai consegnato?”, gli chiede Dio. “Perché nessuno aveva tempo per riceverlo: stavano con un piede nel passato e l’altro nel futuro”.

In effetti bisogna riconoscere che il presente, pur decisivo, è il tempo più difficile: quando se ne parla, dice Agostino, è già passato e già siamo protesi a ciò che diremo.

Nel presente si giocano le decisioni: esso domanda una viva “presenza” a se stessi. Quando il presente è rivestito di bene il tempo profuma d’eterno. Così l’innamorato, quando sta con l’amata, spera che il tempo si fermi. Questa è l’eternità: non un futuro infinito ma un punto presente, rivestito di pienezza.

Certo, il presente può diventare gioia o croce, può fermare o rialzare la persona. Il Qoelet racconta di un vecchio che si sveglia il mattino, guarda i suoi mesi ed esclama: “Non ne provo alcun gusto”. Al rovescio Gesù vive le sue giornate come fossero un grembo fecondo.

La Quaresima è il momento giusto per tornare a ri-assumere in pienezza il nostro tempo.

don Gianni

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