Il Maestro alza il tiro…
Inserito il 14 Maggio 2017 alle ore 09:29 da Plinio BorghiIl Maestro alza il tiro. Ci eravamo lasciati domenica scorsa con la figura importante del Buon Pastore, che diventa addirittura “Porta” per le sue pecore. Oggi si raggiunge l’apice della figura del Redentore: Gesù si manifesta per quello che Tommaso l’ha riconosciuto e cioè Signore e Dio. Infatti proprio a Tommaso, che avanzava alcune perplessità su un discorso sicuramente incomprensibile, risponde: “Io sono la via, la verità e la vita”. Poco dopo aggiungerà a Filippo, che lo pregava di fargli conoscere il Padre: “Chi ha visto me ha visto il Padre”. Un Messia quindi a tutto tondo, non più “solo” Figlio dell’Uomo, ma Dio egli stesso a tutti gli effetti, un Dio che diventa Parola, per indicare la via e la verità e donare quella vita che non perisce. Non c’è dubbio che in questa scena si sublimi tutto il Vangelo, nel quale l’uomo trova una risposta sicura ad ogni sua aspettativa. Gira e rigira, alla fine chiunque vorrebbe conoscere la strada per la salvezza, una strada da percorrere con certezza e in tutta tranquillità, una strada che risponda a criteri concreti per superare gli inevitabili ostacoli che si incontrano nel corso dell’esistenza. Gesù lo è. C’è anche in concomitanza l’esigenza da sempre di inseguire la verità e magari di riuscire a trovarla (ricordiamo la perplessità di Pilato durante il processo: “Cos’è la verità?”). Ebbene, Gesù lo è. E quanti filosofi fin dai tempi antichi non hanno teorizzato su come sarà dopo la nostra fine? Ci trasformeremo in energia, saremo spiriti vaganti, ci reincarneremo, in sostanza ci sarà vita e che vita? Anche a questo Gesù ha fornito una risposta secca e certa: Lui è la vita e ciò vale ora e per sempre. Nessuna religione arriva a tanto. Non certo l’islam. Anche l’induismo, con le sue proiezioni nel buddismo e nel jaidismo, pur valido riferimento per la realtà di un contenitore con ben oltre un miliardo di abitanti, non è facilmente esportabile. Tanto è vero che lo stesso Gandhi affermò che il cristianesimo era insuperabile e vi si sarebbe anche convertito, se non fosse stato frenato dal cattivo esempio che arrivava dai cristiani, evidentemente poco coerenti e pertanto non credibili; contro quello che il nostro Salvatore ci ha sempre sollecitato: amatevi gli uni gli altri, da questo sapranno che siete miei discepoli; amate i vostri nemici, ecc. Se non saremo fedeli al Vangelo, abbiamo poco da conoscere la Via e la Verità: avremo sprecato un patrimonio ineguagliabile e la Vita non ci sarà riservata.