Il blog di Carpenedo

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La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

Prima infanzia dimenticata

Inserito il 17 Maggio 2017 alle ore 19:30 da Don Gianni Antoniazzi

Non ho esperienza per parlare se non il contatto quotidiano con la vita. Ma i numeri sono numeri Ho imparato che la logica del politicamente corretto e della mediazione a ogni costo non dà risultati

Il 16 dicembre il Governo ha approvato un prestito ponte di 20 miliardi per le banche. Sono 360 euro a testa, compresi i bambini. Di certo gli istituti di credito guardano al bene comune (!?) e incoraggiano l’iniziativa degli imprenditori. Anche di fronte a scandali come Bot-Argentina, Parmalat e Cirio hanno preservato i cittadini (l’ironia non riguarda certo i dipendenti che portano la croce)! Non ci piove.

L’Italia è fanale di coda nella crescita dell’Europa: se vogliamo salire dobbiamo sostenere le banche! O no?

Guardandoci intorno, però, vediamo che Francia, Germania, Inghilterra e altri Paesi del Nord, per favorire la crescita, hanno investito sulla prima infanzia e offrono ogni sostegno per le nascite. Perché non pensarci, visto che siamo il Paese più vecchio del mondo? In fondo il boom demografico degli anni ‘60 ha sostenuto l’economia.

In questo momento Roma spende appena 760 milioni per la prima infanzia, cioè lo 0,2% del PIL. Il Veneto invece è “avanti”. Nel 2016 la Regione ha ridotto del 14,7% alcuni finanziamenti per l’infanzia. Nel 2017 taglierà di nuovo quel che rimane della stessa cifra. Le banche da noi hanno fatto “frullallero frullallà”. Non si possono spendere altri soldini per cose di poco conto. Bisogna favorire questa ripresa? Il Comune di Venezia non è da meno: ha tagliato i fondi per la prima infanzia del 15% e quasi ogni giorno viene “applaudito” sui giornali per stabilità e qualità del servizio.

Mi vengono in mente due citazioni: «Vera superstar è un uomo o una donna che alleva sei figli con 150 dollari alla settimana» (S. Haywood); «I poveri pagano per tutti: non sappiamo proprio dove abbiano preso tutto questo denaro» (Z. S. Stanojevic).

don Gianni

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