Meno TV ma giù i costi delle case
Inserito il 4 Ottobre 2017 alle ore 19:59 da Don Gianni AntoniazziUn anno fa il parroco di Castello di Godego esortava i fedeli: «Basta tv e datevi da fare»
Oggi è boom di nascite, ma le famiglie vanno aiutate anche sul piano della residenzialità.
Cari lettori, ho sentito alla televisione questa notizia che ho verificato di persona. Un anno fa il parroco di Castello di Godego, comune di 7 mila abitanti situato fra Castelfranco Veneto e Riese Pio X, durante un’omelia ha commentato i dati nazionali sulle nascite esortando i parrocchiani ad avere più figli. Da allora il comune è andato in controtendenza. I dati sono chiari: da gennaio a settembre di quest’anno ci sono stati 51 battesimi (40 i funerali) contro i 46 di tutto il 2016 (con 52 morti) e i 45 del 2015 (con 56 morti). Ci sono già quattro bambini in lista per novembre, a cui se ne aggiungeranno altri. Qualcuno parla di semplice coincidenza. Resta prezioso però educare le coppie alla bellezza dei figli, con scelte di generosità consapevole, sostenute dalla speranza nel futuro.
Su questi temi Carpenedo è in difficoltà. I funerali superano di gran lunga il numero dei battesimi, che si riducono al lumicino se dovessimo considerare soltanto i figli dei residenti.
È vero che, a differenza di Castello di Godego, Carpenedo è abitata prevalentemente da coppie di anziani mentre i giovani degli anni Ottanta sono andati a cercare casa altrove. È vero che alcune famiglie stanno ritornando nel quartiere perché desiderano stabilire qui la loro dimora. È anche vero, però, che in questa zona di Mestre il costo degli immobili resta ancora molto alto.
A Carpenedo, il prezzo di un appartamento è ben più alto che in altre parti della città. Con il risultato che qui quasi 270 alloggi sono ancora vuoti. Lo scrivo grazie ai dati della benedizione delle famiglie. Forse è il caso di cambiare le parole di don Gerardo e al posto di chiedere meno televisione domandare qui costi più accessibili alle giovani famiglie.
don Gianni